Indice Pmi continua il rallentamento in Europa

A dicembre leggero miglioramento medio. Situazione negativa in Italia, Germania e Francia.

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Osce indice Pmi inflazione

Rallenta la contrazione manifatturiera a causa della stabilizzazione delle condizioni di fornitura e il calo dell’inflazione con, a dicembre 2022, l’indice Pmi dell’area Eurozona in salita a 47,8, da 47.1 di novembre, il valore massimo in tre mesi segnalando una più leggera contrazione.

«Durante l’ultimo mese del 2022 diminuisce l’intensità di contrazione del settore manifatturierodell’Eurozona, con l’attenuazione delle pressioni inflazionistiche e le condizioni più stabili della catena di fornitura che hanno dato tregua ai produttori di beni. Rimane però evidente la debolezzadella domanda dei clienti sotto forma di calo di nuovi ordini ricevuti. Le aziende hanno trasferito la maggiore capacità produttiva nella riduzione del lavoro inevaso. Allo stesso tempo, a dicembre, malgrado il crollo del volume dell’attività di acquisto e della produzione, sono stati registrati nuoviaumenti delle giacenze dei fattori produttivi e dei prodotti finiti. Detto questo, continua la crescitaoccupazionale, con l’ottimismo in salita al livello massimo in sette mesi» commentano gli analisti.

Secondo gli ultimi dati l’indice Pmi del manifatturiero italiano a dicembre «è rimasto impantanatonella crisi» scrivono gli analisti di Standard & Poor, attestato a 48.5, in lieve aumento dal 48.4 di novembre, indicando il sesto peggioramento consecutivo dello stato di salute del settore.

«Il settore manifatturiero italiano è rimasto impantanato in una fase di contrazione nel mese di dicembre, con produzione e ordini ancora in diminuzione, anche se a ritmi più contenuti. In particolare, i dati hanno evidenziato una riduzione delle scorte sia di acquisti che di prodotti finiti per la prima volta da maggio, evidenziando gli sforzi in atto da parte delle imprese per ottimizzare le scorte in un contesto di debolezza economica – commenta Lewis Cooper, Economist di S&P Market Intelligence -. Qualche notizia positiva è arrivata per quanto riguarda la fiducia delle imprese, che si è rafforzata fino a raggiungere un massimo di sette mesi. Le aziende partecipanti hanno citato la speranza di una ripresa della domanda e gli investimenti previsti. Ciò detto, con il settore che ancora in territorio di contrazione nell’ultimo mese del 2022, i dati PMI lasciano intendere che ci sono ancora sfide da affrontare mentre inizia il 2023».

In Francia l’indice Pmi manifatturiero a dicembre resta sotto 50 punti a 49,2 in miglioramento sunovembre. Il settore manifatturiero francese si è ulteriormente contratto durante dicembre, con produzione e nuovi ordini in calo di un settimo mese consecutivo.

«Tuttavia, questi cali si sono moderati, segnalando un’attenuazione della recessione e c’è anche una lieve ripresa della fiducia delle imprese ai massimi su quattro mesi» contiguano gli analisti di S&P Global.

Piccola risalita a dicembre dell’indice Pmi in Germania a 47,1 dal 46.2 di novembre, ma ancora largamente sotto quota 50 che separa la crescita dalla contrazione. Per gli analisti di S&P Global/Manufacturing purchasing managers, le aspettative delle imprese in Germania «sono migliorate notevolmente, ma le condizioni di domanda più deboli sono uno dei fattori che pesanosul sentiment».

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