Prosegue l’inchiesta di ViViItalia Tv “Bypass di Trento a rischio”, giunto alla terza puntata con un notevole successo di spettatori e di condivisioni, a testimonianza dell’interesse dei cittadini sull’argomento.
Nella terza puntata, l’inchiesta “Bypass di Trento a rischio” dà spazio al portavoce del Comitato dei cittadini colpiti da esproprio per la realizzazione dello sbocco nord della galleria che transita tra case, negozi e uffici abitati che saranno demolite. Michela Bonafini espone gli allarmi di tutti i residenti della zona che dal trasferimento obbligato avranno tanti problemi e danni economici, con ristori parziali se non addirittura irrisori per coloro che sono affittuari di abitazioni, uffici o negozi, con quest’ultimi che perdono anche un fattore strategico per l’attività, come l’avviamento.
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Bonafini evidenzia anche la sostanziale chiusura a tutte le proposte di buon senso avanzate dal Comitato per evitare inutili danni e disagi ai cittadini, come lo spostamento verso Nord dello sbocco del tunnel, tale da evitare il passaggio tra case e uffici, comportando la demolizione di un solo capannone e lo spostamento di un distributore.
Sugli aspetti tecnici è intervenuto il presidente della circoscrizione Centro storico di Trento, l’ing. Claudio Geat, che ha evidenziato i problemi connessi al passaggio della galleria nel tratto artificiale liberato dalle demolizioni degli edifici, con alcuni che rimarranno in piedi pur tangendo l’opera con conseguenti problemi di vibrazioni, che sono costituiti dal passaggio in terreni fortemente inquinanti da piombo tetraetile fortemente tossico per inalazione, oltre che la formazione di una barriera impermeabile che taglierà lo scorrimento della falda sotterranea, con conseguenti allagamenti degli scantinati e dei garage sotterranei.
Insomma, un progetto nato male, all’insegna della frettolosità che avrebbe bisogno di una profonda revisione sia per per non danneggiare inutilmente la collettività. Peccato solo che la politica di maggioranza sia poco propensa ad ascoltare e a rivedere le proprie posizioni.
Arrivederci alla prossima puntata dell’inchiesta di “Bypass di Trento a rischio”.
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