Autobrennero il bilancio 2022 supera quota 400 milioni

Via alla terza corsia dinamica e al piano manutenzioni. Salvini: «sulle concessioni scadute, con riferimento a quelle autostradali, si pone fine alla proroga automatica». 

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La sede di Autobrennero a Trento.

Il valore della produzione atteso per il bilancio 2022 di Autobrennero tocca i 403,6 milioni di euro: la previsione è stata illustrata dall’amministratore delegato di Autostrada del Brennero Spa, Diego Cattoni, nel corso del consiglio di amministrazione.

«Si tratta di un risultato eccellente – ha detto Cattoni –. Superiamo il record del 2019, quando il valoredella produzione si attestò a 401,3 milioni». E questo nonostante i primi mesi dell’anno portassero ancora gli strascichi, in termini di volume di traffico, della pandemia che ha segnato pesantemente gli anni 2020 e 2021, caratterizzati anche da una mole notevole di interventi di manutenzione.

Un investimento, quello nelle manutenzioni, che rimarrà inalterato anche nel corso del 2023, nonostante appunto i volumi di traffico abbiano ripreso a crescere. Il consiglio presieduto da Hartmann Reichhalter ha deliberato di destinare 68 milioni del budget 2023 per la manutenzione ordinaria lungo l’arteria.

«Il nostro impegno per la sicurezza di chi viaggia – ha spiegato Cattoni – non è mai venuto meno in questi anni, anche se la concessione è scaduta dal 2014. Il recente via libera del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti alla nostra proposta di Finanza di progetto, confermando l’assoluta bontà del nostro operato, ci spinge ancora di più a proseguire sulla strada intrapresa anche in questo comparto».

A queste dichiarazioni fanno da contraltare quelle del ministro Matteo Salvini che, in occasione della presentazione del nuovo codice degli appalti, ha detto che «sulle concessioni scadute, con riferimento a quelle autostradali, si pone fine alla proroga automatica». Ecco, si dovrebbe analizzare appieno l’affermazione del ministro che solo pochi giorni prima aveva dato il via al progetto proposto dalla stessa Autobrennero per incassare un rinnovo per altri 50 anni della concessione, quando sarebbe stato più logico e strategico per lo stesso Stato incamerare la concessione scaduta dal 2014 e girarla all’Anas o a una sua società di scopo, come la Cav. Una dichiarazione che farà discutere, anche perché in tutta la vicenda di Autobrennero nulla si dicecirca la devoluzione allo stato di tutti gli utili maturati dalla scadenza della concessione ad oggi.

Reichhalter ha puntualizzato come «un tracciato efficiente e in ottime condizioni è garanzia di vivibilità per i territori che attraversa», e l’investimento di 68 milioni significa che, in media, a ogni chilometro saranno dedicati, in un anno ben 217.000 euro. La quota più importante, pari al 18%, si concentra sulle pavimentazioni, seguite dalla spesa in sistemi informatici, telematici e impianti tecnici con il 14% e da quella delle opere d’arte (ponti, viadotti ecc.), che assorbono il 9,6% dello stanziamento totale. Quindi vengono gli importi dedicati alle operazioni invernali di sgombero nevecon il 5,5%. Il resto si distribuisce in interventi di varia natura, tra cui la cura del verde e quella del corpo autostradale (ossia tutto ciò che sta sotto le asfaltature), le gallerie o le barriere di sicurezza.

Dopo l’ingresso in consiglio dei rappresentanti dei soci veronesi, è stato possibile perfezionare anche le indicazioni per i consigli di amministrazione delle controllate di Autobrennero, approvando all’unanimità i membri designati, che saranno poi nominati dalle assemblee delle singole realtà, per i quali si tratta in molti casi di doppi incarichi con conseguente aumento dei già ricchi emolumenti incassati da Autobrennero.

Un anno fa la Società approvò un aumento di capitale della controllata Str per acquisire il 75% di InRail Spa, impresa ferroviaria attiva nel trasporto merci in Italia e verso i Paesi confinanti e per il 25 in mano a Tenor e Inter Rail. Con questa operazione Autobrennero ha consolidato la sua strategia di investimento sulla rotaia ai fini di costruire una mobilità sempre più integrata, dando vita al secondo gruppo ferroviario italiano nel comparto merci. Da questa operazione è scaturita la nascita di una NewCo, Str2, che oggi vede l’ingresso di Tenor e Inter Rail e che detiene il 100% di In Rail oltre a conservare il controllo di Rtc e la partecipazione in Lokomotion.

Al vertice di Str SpA è stato indicato lo stesso Cattoni, mentre per la guida di Str2 SpA è stato indicato Reichhalter. Il presidente individuato per Rail Traction Company SpA è la vicepresidentedi A22, l’ex deputata Pd fresca di trombatura elettorale Alessia Rotta, per Autostrada Regionale Cispadana SpA Graziano Pattuzzi e infine per Sadobre SpA Maria Chiara Pasquali.

Infine il consiglio di amministrazione ha dato il via libera, tra le altre cose, al progetto esecutivo per la realizzazione della terza corsia dinamica nel tratto Bolzano Sud e Verona Nord. Un investimento superiore ai 400 milioni di euro, che contempla tutte quelle opere che si possono realizzare in attesa del rinnovo della concessione. I lavori contemplati dai tre lotti sono numerosi: si va dalla realizzazione di nuovi accessi dall’esterno per gestire eventuali emergenze alle piazzole tecniche a quelle di sosta fino a tutti gli impianti tecnologici, dai pannelli a messaggio variabile ai dispositivi di sorveglianza del traffico, dagli impianti di automazione e controllo a quelli elettrici e di illuminazione.

Nel corso del Cda sono state anche confermate per il 2023 le agevolazioni BrennerPass, ossia il 20% di sconto per i pendolari che utilizzano la A22 per recarsi al lavoro e la tariffa agevolata per i motoveicoli, ma a fronte del volume d’affari registrato e del probabile ricchissimo utile sarebbe stato opportuno fare di più, allargandolo a tutti i residenti dei territori attraversati dall’autostrada, anche come parziale risarcimento degli oneri che i cittadini sopportano dalla presenzadell’infrastruttura.

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