«Come presidente del Fondo Comuni Confinanti, desidero ringraziare il direttore generale della Ulss Dolomiti, Maria Grazia Carraro, e tutto il personale per l’impegno profuso, che hanno sempre attuato puntualmente tutte le iniziative supportate dal Fondo Comuni Confinanti – afferma Dario Bond -, compresi progetti difficili e avveniristici come quello che, grazie al supporto del Fondo, fa decollare il progetto per la realizzazione di posti letto ad uso foresteria in immobili dell’Ulss Dolomiti, un intervento realizzato grazie a un finanziamento di 500.000 euro, cui s’aggiunge un cofinanziamento Ulss di 150.000 euro».
Dopo l’affidamento dell’incarico di progettazione, direzione lavori e coordinamento per la sicurezza dei lavori, è stato quindi approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica. In particolare, il progetto prevede la ristrutturazione delle strutture di proprietà dell’Ulss al fine di ricavare degli appartamentiper mettere a disposizione in totale 20 posti letto ad uso foresteria per i professionisti che scelgono di lavorare in Ulss Dolomiti. Gli Immobili interessati dall’intervento sono situati ad Agordo, Belluno e Feltre.
Per Bond «garantire foresterie al personale sanitario che arriva nelle località del Bellunese aprestare servizio serve a facilitare la scelta della destinazione, offrendo abitazioni di qualità a prezzo calmierato in una realtà particolare come la montagna e località turistiche».
«La realizzazione di ulteriori foresterie ci consente di ampliare l’offerta di benefit per attrarre nuovi professionisti nelle nostre strutture, nell’ambito della politica di welfare aziendale che stiamo portando avanti con determinazione. Noi non ci arrendiamo e proseguiamo nella continua ricerca di personale – commenta il direttore generale della Ulss Dolomiti, Maria Grazia Carraro -. Ringrazio i comuni e la presidenza dei Fondi Comuni Confinanti per aver voluto investire, con lungimiranza, in questa misura che rappresenta un solido intervento per garantire i servizi in montagna e che ci rende competitivi rispetto ai territori contermini. Una concreta azione contro lo spopolamento».
Bond guarda oltre e punta a portare nel Bellunese l’esperienza del Trentino: «prossimo passo delle iniziative in campo sanitario sarà facilitare il mantenimento sul territorio dei giovani medicispecializzandi, seguendo quanto già fatto in Provincia di Trento, con il supporto finanziario pubblicoin cambio dell’impegno contrattuale a svolgere la loro attività sul territorio per un periodo minimo di 5 anni. Tutti noi Bellunesi ci dobbiamo credere per invertire la tendenza al continuo calo dei servizie della popolazione sul territorio di montagna. Cambiare si può e si deve, con un’attenta regia strategica e una capacità di visione resa possibile dai finanziamenti del Fondo Comuni Confinanti».
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