I consumatori e le aziende possono tirare un fortissimo respiro di sollievo: «non ci sarà un aumentodel 70% sulle bollette del gas di ottobre, come previsto il mese scorso, ma del 5%» dichiara Davide Tabarelli, presidente di Nomisma energia, in vista della comunicazione della tariffa per le famiglie del mercato tutelato da parte dell’Arera, l’Autorità per l’energia.
Con l’entrata in vigore dell’aggiornamento tariffario mensile (e non più trimestrale) per le famiglie che sono ancora nelle condizioni del mercato di tutela, i vantaggi del sensibile calo delle quotazioni internazionali del gas saranno immediatamente toccabili dai consumatori. «Se l’aggiornamentofosse stato fatto con il vecchio meccanismo, a fine settembre avremmo avuto un aumento anche del 200%», spiega Tabarelli. Gli utenti coinvolti sono circa 7,3 milioni su un totale di 20,4, pari al 35,6%circa del mercato.
«Quella dell’Arera è stata una scelta azzeccata, forzata dal cataclisma che è arrivato dai mercati e dall’esigenza dell’Autorità di intervenire, – prosegue Tabarelli – ed è stato anche un colpo di fortunapoiché il caso ha voluto che il nuovo meccanismo entrasse in vigore proprio mentre c’è il calo del prezzo del gas».
Per Tabarelli va bene il cambio del meccanismo per le bollette gas, è grave che il cambio di sistema di aggiornamento non sia stato applicato anche all’elettricità: «se l’avessimo fatto per la luce avremmo già avuto dei cali in bolletta, invece dobbiamo aspettare gennaio e sperare che siano sempre bassi i prezzi».
Secondo i calcoli di Nomisma energia in questo momento il costo dell’energia elettrica è di 66 centesimi per kw/h, mentre i prezzi sarebbero più bassi di «almeno 10-15%». Non è stato fatto, spiega Tabarelli, «perché non c’era urgenza».
Per quanto riguarda la scadenza a fine anno del mercato tutelato del gas (per l’elettricità la scadenza è il 10 gennaio 2024), Tabarelli ritiene che «sarebbe giusto un rinvio, perché ora c’è molta confusione, instabilità dei prezzi, e conviene aspettare che la situazione si calmi un po’ fino alla fine 2023».
Il Codacons ha rifatto i conti sui maggiori costi che le famiglie devono sopportare per il caroenergia. Se la bolletta del gas dovesse salire del 5% ad ottobre, e nell’ipotesi di prezzi stabili fino a fine anno, la bolletta media per la fornitura di gas raggiungerebbe quota 1.817 euro a famiglia nel 2022. Si tratterebbe in ogni caso di una maggiore spesa pari a 632 euro annui a famiglia rispetto alla spesa per il gas sostenuta nel 2021, con un rincaro complessivo delle tariffe del 53,3%. Senza contare – conclude il Codacons – che nelle prossime settimane, in presenza di un inverno rigido o di problemi o interruzioni delle forniture dai paesi da cui importiamo il gas, i prezzi potrebbero tornare a crescere anche in modo pesante.
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