Caro energia e sci: in Trentino gli impianti della Panarotta non apriranno

Primo caso in Italia di fermata delle strutture di risalita. Ghezzi: «caro energia e carenza acqua per gli impianti dell’innevamento artificiale». 

0
4365
caro energia

La stagione invernale 2022-23 probabilmente sarà ricordata per gli impianti di risalita e di innevamento artificiale a mezzo servizio, quando andrà bene: il caro energia e la siccità perdurante al Nord Italia mette a rischio l’apertura ordinaria degli impianti sciistici.

In Trentino il primo caso di impianti di risalita chiusi per la prossima stagione invernale: si tratta di quelli della Panarotta in Valsugana, una delle località minori del Trentino che fermerà funivie e skilift, mentre è ancora in dubbio l’attività degli impianti di innevamento artificiale, soprattutto per un problema di disponibilità di acqua.

Se i piccoli impianti non aprono, quelli più grandi lavoreranno ma a redditività azzerata, anche perché sono i volani del turismo bianco in generale e tutti gli operatori del settore turistico sono consci delle difficoltà che si cerca di tamponare con rincari generalizzati dell’abbonamento alla funivia e degli alberghi in media del 15%.

Gli impiantisti dell’Anef, Associazione nazionale esercenti funiviari, sono in allarme rosso: per la presidente Valeria Ghezzi «c‘è molta preoccupazione tra gli operatori con la stagione ormai alle porte, ma la volontà è quella di tenere duro quasi a ogni costo perché abbiamo la responsabilità di un’intera filiera: se si fermano gli impianti, tutto il comparto va in sofferenza».

Secondo l’Anef, la maggiore sofferenza riguarda soprattutto le realtà più piccole che hanno anche minori volumi di affari e che sono in balia, oltre del caro energia, anche delle bizze meteorologiche, sperando in una stagione invernale ricca di precipitazioni per ridurre il costo dell’innevamento artificiale.

Non tutto è perduto e forse la prossima sarà l’occasione per recuperare un contatto più sostenibilecon la stagione invernale, tornando maggiormente all’utilizzo dello sci alpinismo e di fondo, oltre alle camminate con le racchette da neve.

Però l’annunciata mancata apertura degli impianti in Panarotta per Ghezzi è un pessimo segnale: «è stata una sorpresa, non mi sarei aspettata una decisione di questo tipo da territori con l’autonomiaspeciale come il Trentino. E ancora meno mi sarei aspettata una scelta così forte da una società controllata interamente dall’ente pubblico» tramite Trentino Sviluppo. E dopo la Panarotta, specie se le condizioni meteo non saranno favorevoli, c’è il rischio che l’esempio venga seguito anche da altre stazioni sciistiche, specie quelle più svantaggiate.

Per rimanere sempre aggiornati con le ultime notizie de “Il NordEst Quotidiano”, iscrivetevi al canale Telegram per non perdere i lanci e consultate i canali social della Testata. 

Telegram

https://t.me/ilnordest

Twitter

https://twitter.com/nestquotidiano

Linkedin

https://www.linkedin.com/company/ilnordestquotidiano/

Facebook

https://www.facebook.com/ilnordestquotidian/

© Riproduzione Riservata