Crescono i pagamenti digitali: +24%

XX Edizione dell’Osservatorio carte di credito e Digital payments curato da Assofin, Ipsos e Nomisma con il contributo di CRIF. 

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carissimo pos caro bancomat

In Italia crescono i pagamenti digitali, ovvero quelli che avvengono con carte di credito, carte prepagate ricaricabili, bancomat e sistemi di scambio elettronici: il dato emerge dalla XX edizione dell’Osservatorio carte di credito e Digital payments curato da Assofin, Ipsos e Nomisma con il contributo di CRIF.

La ventesima edizione dell’Osservatorio conferma un’ulteriore evoluzione del mercato verso l’uso di strumenti alternativi al contante e un maggiore utilizzo di strumenti innovativi. A fronte della ripresa dei consumi, il numero delle operazioni e gli importi complessivi transati con le carte di debito hanno registrato uno sviluppo significativo. Nel contesto di crescita dell’eCommerce, è proseguito l’incremento dell’incidenza delle transazioni online, che nei primi 6 mesi del 2022 arrivano a costituire il 24% delle operazioni complessive via carta opzione/rateale.

Nel 2021, la ripresa post pandemia e l’operazioneItalia Cashless” hanno contribuito ad accelerare lo sviluppo dei pagamenti digitali e l’utilizzo dei sistemi contactless e mobile. Grazie alla ripresa dei consumi, alla fine delle restrizioni e alla ripresa di tutte le attività collegate ai servizi, il numero dei pagamenti effettuati con strumenti diversi dal contante a livello nazionale è cresciuto del +24%, incremento che sale a +29% se si considerano i pagamenti su POS con le sole carte di debito.

Carte di credito

Nel 2021 il numero di carte di credito attive in Italia risulta pari a 15,2 milioni con un valore delle transazioni effettuate che si attesta nell’ordine di 84.6 miliardi di euro, dato in netta ripresa rispetto all’anno precedente, ma non ancora ai livelli del 2019. Rispetto al valore medio delle transazioni effettuate con carta di credito, dall’Osservatorio emerge una leggera diminuzione del valore medio dei pagamenti digitali a 62 euro a transazione con un calo nel corso degli anni osservati che ha ridotto gli importi medi del 19.5% rispetto ai 77 euro del 2017.

Le carte di debito

Riguardo alle carte di debito, nel corso del 2021 si osserva un “utilizzo esplosivo”. Il numero delle operazioni ha registrato una crescita importante rispetto al 2020 (+53.5%), confermata anche dai volumi complessivi che nel 2021 hanno sfiorato i 184 miliardi di euro. Occorre sottolineare come le carte di debito abbiano avuto un importante sviluppo favorito dal “cashback” di Stato e dalla piena ripresa delle attività e dei servizi.

Le carte prepagate

Il 2021 ha confermato la corsa all’utilizzo delle carte prepagate già rilevata negli scorsi anni. Nel 2021, infatti, si registra un ulteriore aumento – sospinto anche dallo sviluppo dell’eCommerce – del numero di operazioni pari al +34.7%, aumento che dà origine a un flusso transato di oltre 54.1 miliardi di euro (+26.6% sul 2020).

Le carte opzione/rateali

Prosegue nel primo semestre 2022, dopo il rimbalzo del 2021, l’andamento di crescita delle carte di credito opzione/rateali (+16,8%). Come si legge nell’Osservatorio, “Tale incremento risulta più marcato rispetto a quello del numero di transazioni effettuate, anche per via della ripresa delle spese delle famiglie nell’ambito del travel & entertainment”.

Le carte opzione/rateali, che costituiscono la metà delle carte di credito attive sul mercato italiano, sono prevalentemente utilizzate in modalità a saldo (82% dei flussi). Solo il 18% fa riferimento a rateizzazioni. Di questi, i flussi rimborsati ratealmente con le carte opzione riguardano il 12% del totale e sono a loro volta ripartiti tra utilizzi via linea di credito e operazioni “instalment” (che permettono il finanziamento di una o più spese attraverso un piano di rimborso predefinito). Il restante 6% è relativo al valore delle transazioni con carte rateali “pure”.

Con l’ulteriore crescita dell’eCommerce aumenta l’incidenza degli utilizzi online i quali – nei primi sei mesi del 2022 – arrivano a costruire quasi un quarto delle transazioni complessive delle carte opzione/rateali.

Dopo due anni di calo, nel primo semestre 2022 i volumi rateizzati tramite carta tornano in territorio positivo (+11%), anche grazie all’impulso della funzionalità “instalment”.

La rischiosità del mercato delle carte

L’analisi del livello di rischiosità del comparto delle carte di credito mostra una lieve riduzione del tasso di sofferenza delle carte a saldo, viceversa si osserva un lieve aumento per quelle rateali.

La crisi economica e sanitaria ha riacceso l’attenzione sul rischio di credito, i tassi di sofferenza osservati si confermano tuttavia lontani da quelli registrati nei momenti di crisi del debito sovrano. La situazione macroeconomica e geopolitica potrebbero acuire nel 2022 le criticità incontrate da imprese e famiglie, generando tensioni sugli indicatori di rischio che invece si sono mantenuti su posizioni contenute grazie all’attivazione delle moratorie pubbliche e private, di sussidi, della cassa integrazione e dei diversi strumenti a sostegno del reddito.

L’analisi della domanda

L’analisi della domanda mette in luce un incremento della frequenza d’uso e degli heavy user dei pagamenti digitali. Oltre alla crescita della frequenza d’uso mensile, nei primi sei mesi del 2022 cresce anche la spesa media mensile dichiarata con carta, che si attesta a 405 euro rispetto ai 397 euro del 2021.

Anche l’utilizzo della carta di debito registra significative crescite: la media sale a 4.6 volte al mese rispetto al 4.2 del 2021. La spesa media mensile dichiarata rimane elevata e superiore a 400 euro.

Il maggior ricorso ai pagamenti con carte di credito anche per modeste spese è stato facilitato, oltre che dalle iniziative di “Cashback” di Stato, anche dalla funzionalità “contactless”.

Nuove tendenze: compri oggi, paghi poi

A partire dal 2020 si assiste ad una rapida espansione delle soluzioni di pagamento “Buy Now Pay Later” (BNPL, acquista oggi, paghi dopo), complice la pandemia che ha fatto crescere l’eCommerce e ha reso più “digital” le abitudini dei consumatori e le significative adesioni dei venditori, che vedono la possibilità di aumentare il valore del fatturato.

Nel 2021 nell’Europa nordoccidentale si trovano 8 su 10 dei principali operatori BNPL nel mercato mondiale, e anche in Italia, mercato meno maturo, si sono affacciati diversi operatori specializzati nel servizio, offerto principalmente online. Inoltre, ci sono operatori del credito al consumo che hanno diversificato l’offerta con la proposizione di pagamenti dilazionati.

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