Nel 2020 la spesa per la ricerca e sviluppo in Alto Adige ha raggiunto per la prima volta l’1% del prodotto interno lordo (PIL) provinciale. Questo è quanto emerge dai dati di un’indagine pubblicata dall’Istituto provinciale di statistica ASTAT.
Secondo i dati, gli investimenti in ricerca e sviluppo sono aumentati del 12,9%, passando da 191,9 milioni di euro nel 2019 a 216,6 milioni nel 2020. La quota del PIL è quindi aumentata dallo 0,75 allo 0,98% nel periodo di confronto.
L’Alto Adige si sta gradualmente affermando sulla mappa della ricerca internazionale. Il sostegno mirato della Provincia per costruire competenze e infrastrutture di ricerca si riflette nell’aumento della percentuale, anche se, nonostante il forte recupero, la Provincia è ancora indietro rispetto alle regioni vicine.
Particolarmente apprezzabile è l’elevato contributo del settore delle imprese. L’indagine ASTAT mostra che le imprese rappresentano quasi il 60% della spesa totale dell’Alto Adige per la ricerca e sviluppo nel 2020. Con 127,8 milioni di euro, il loro contributo è stato addirittura leggermente superiore a quello delle aziende trentine(124 milioni di euro), anche se in Trentino la spesa totale in ricerca e sviluppo è superiore di ben 100 milioni di euro rispetto all’Alto Adige, per un totale di 317,9 milioni di euro.
Le quote rimanenti degli investimenti in ricerca e sviluppo sono distribuite tra le spese delle università, delle società pubbliche e delle organizzazioni non profit.
Come dimostrano i dati dell’Ufficio provinciale Innovazione e tecnologia, la tendenza continua anche l’anno successivo: nel 2021, le aziende altoatesine hanno presentato 230 domande con un investimento totale di 71 milioni di euro per la ricerca e sviluppo. La Provincia ha concesso contributi di oltre 22 milioni di euro per i suddetti investimenti nel 2021. Si è registrato un notevole aumento delle richieste d’innovazione dei processi. Ciò significa che le aziende investono sempre di più nell’automazione e nella digitalizzazione dei processi di lavoro.
Oltre alla Libera Università di Bolzano e a EURAC Research, l’incubatore NOI Techpark ha sostenuto in particolare le imprese nella realizzazione di progetti di ricerca e innovazione. Un ruolo centrale è svolto dagli oltre 40 laboratori allestiti secondo i più alti standard nelle quattro aree strategiche delle tecnologie ambientali, alpine, alimentari e dell’automazione.
Per rimanere sempre aggiornati con le ultime notizie de “Il NordEst Quotidiano”, iscrivetevi al canale Telegram per non perdere i lanci e consultate i canali social della Testata.
Telegram
https://twitter.com/nestquotidiano
https://www.linkedin.com/company/ilnordestquotidiano/
https://www.facebook.com/ilnordestquotidian/
© Riproduzione Riservata