Immatricolazioni auto: rimbalzo ad agosto +9,9%, nonostante i prezzi in decisa crescita

La carenza di prodotto ha comportato l’azzeramento degli sconti per i clienti, che devono sobbarcarsi anche tempi di consegna biblici e probabili nuovi aumenti. 

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immatricolazioni auto

Dopo tredici cali mensili consecutivi, le immatricolazioni auto in Italia hanno messo a segno in agosto un rimbalzo con la crescita del 9,9% rispetto allo stesso mese del 2021. Il consuntivo del periodo gennaio-agostoè comunque ancora in calo del 18,4% rispetto allo stesso periodo del 2021, anno che si era chiuso con un calo del 23,9% rispetto ai livelli pre-Covid del 2019.

Secondo il Centro studi Promotor il mercato italiano dell’auto rimane ancora in profonda crisi. Il risultato positivo di agosto va colto, ma non cambia in misura significativa lo scenario che resta caratterizzato da una crisi sia della domanda, per gli effetti della pandemia e della guerra, sia delle difficoltà di fornitura alle case automobilistiche di componenti essenziali (microchip, cavi, ecc.).

La crescita di agosto potrebbe essere attribuita ad un primo effetto degli incentivi all’acquisto di auto con alimentazioni tradizionali con emissioni da 61 a 135 grammi di CO2/km, mentre è nullo o quasi è invece l’impattodegli incentivi previsti da questo decreto per le auto ecologiche.

Per Paolo Scudieri, presidente di Anfia (la filiera automotive italiana), «ci aspetta un autunno non facile, in cui si prospettano ulteriori rincari per aziende, lavoratori e famiglie, con l’incremento dei costi dell’energia e del gas e dell’inflazione. Facciamo quindi appello all’attuale governo e a tutte le forze politiche affinché si prevedano al più presto ulteriori misure di compensazione del caro energia. Per il prossimo governo, inoltre, l’auspicio è che prosegua il piano di riconversione della filiera automotive e che si impegni da subito ad adottare misure per la riconversione degli impianti e la riqualificazione degli addetti, per l’attrazione di investimenti sul territorio, per sostenere la ricerca e innovazione nelle nuove tecnologie della mobilità, per stimolare l’aggregazione delle imprese e per un più efficace sostegno alla liquidità».

Secondo il presidente dell’UNRAE (gli importatori delle case estere), Michele Crisci, «è un bene che il governo abbia inserito le persone giuridiche tra i beneficiari degli incentivi per i veicoli a basse emissioni, sia pur inspiegabilmente limitata al canale del noleggio, ritenendo privo di fondamento distinguere in base alla modalità di approvvigionamento ed escludendo, quindi, nel testo definitivo del DPCM, quelle che acquistano in contanti o in leasing».

Il commento sulle immatricolazioni auto non cambia sul fronte dei concessionari di veicoli. Per il presidente di Federauto, Adolfo De Stefani Cosentino, «ad agosto il mercato auto ha registrato il primo segno positivo dopo 13 flessioni consecutive, attribuibile soprattutto al notevole contributo dell’inflottamento a noleggio a lungo termine di alcuni operatori ma, al netto di questa circostanza, il mercato resta in grande ritardo e le prospettive di una effettiva risalita sono molto incerte. Infatti, la crescita esponenziale dei costi energetici, che minaccia direttamente e indirettamente tutte le realtà imprenditoriali, si riflette inesorabilmente anche sulle nostre aziende dove l’aumento dei listini dei carburanti e dei diversi costi connessi alle produzioni di autoveicoli impatta sulla capacità di spesa dei potenziali acquirenti, con il rischio concreto di assistere ad un peggioramento della situazione economica del Paese nel secondo semestre dell’anno».

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