“Abbiamo ricevuto la comunicazione, da parte della Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate del Veneto, sul trasferimento temporaneo degli uffici dalla sede di Cittadella a quella di Padova, a partire dal 5 settembre 2022 – dichiara Chiara Marchetto, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Padova – Considerato che sono oltre 400 i commercialisti padovani che operano nel territorio dell’Alta Padovana e che fanno riferimento all’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate di Cittadella, manifestiamo una certa preoccupazione per i disservizi che, inevitabilmente, si verificheranno sia per i contribuenti che per i professionisti che li assistono.”
“Nonostante l’Agenzia delle Entrate promuova sempre di più i servizi digitali – osserva Mariavittoria Cacace, consigliere dell’ODCEC di Padova con delega alla fiscalità – rileviamo che in moltissimi casi la relazione virtuale, che per sua natura è asincrona, non è in grado di sostituire il rapporto diretto con i funzionari: il confronto diretto rimane fondamentale per risolvere tempestivamente le questioni dei contribuenti, spesso basate su circostanze che solamente parlandosi di persona trovano una rapida ed efficace soluzione, nello spirito dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione amministrativa.”
I Commercialisti sono preoccupati perché nella comunicazione della Direzione Regionale non c’è alcun riferimento alla durata del trasferimento degli Uffici da Cittadella a Padova, trasferimento che viene definito temporaneo.
“È noto purtroppo – conclude Cacace – che in questo Paese le situazioni temporanee tendono a cristallizzarsi, diventando in molti casi definitive e ordinarie. Questo anche alla luce delle questioni relative alla inadeguatezza della sede di Cittadella, che erano già sorte nel 2015, e riproposte nella primavera di quest’anno, senza aver trovato la soluzione praticabile.”
Un altro aspetto che sottolineano i Commercialisti è legato al tema della sostenibilità. Gli impatti, sia sull’utenza degli uffici sia sui dipendenti, ci saranno e saranno significativi, perché lo spostare i dipendenti e gli utenti all’interno di uno stesso Comune, avrebbe avuto un impatto uguale all’attuale situazione, mentre trasferire i lavoratori ed i servizi a 30 chilometri di distanza, ha un notevole impatto sulla sostenibilità sociale e ambientale dell’iniziativa. Questo sia in termini di maggiori spostamenti con dispendio delle risorse energetiche, spreco nei tempi di percorrenza, aumento del traffico, sostenibilità dei parcheggi a Padova e inquinamento. Senza dimenticare che la sede e gli Uffici di Padova, servendo una vasta area, hanno già un carico di lavoro importante, che non necessita di ulteriori aggravi.