Per Veneto attesa crescita Pil del +3,4% nel 2022

Secondo la rilevazione del servizio statistico regionale i consumi delle famiglie e per gli investimenti fissi lordi è prevista una crescita, rispettivamente, del 3,4% e del 10,0%. 

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Il Veneto, secondo il servizio statistico regionale, viaggia a gonfie vele, con una crescita del Pil attesa al 3,4% nel 2022, con i consumi delle famiglie e per gli investimenti fissi lordi è prevista una crescita, rispettivamente, del 3,4%e del 10,0% nel 2022.

Il primo trimestre 2022 segna un +0,6% di crescita delle imprese sul medesimo periodo del 2020 (+0,2% in Italia). I cali nel comparto agricolo e nel ramo industriale sono più che compensati dalla crescita di imprese edili grazie agli incentivi fiscali. L’export veneto nei primi tre mesi del 2022 segna un +19,9% sul 2021 grazie alle lavorazioni metallurgiche, delle apparecchiature meccaniche e delle produzioni chimiche-farmaceutiche. Con picchi in Germania, USA e Francia. Torna a crescere l’export verso il mercato britannico (+21,6%).

Nel 2021 il valore complessivo della produzione lorda agricola veneta è stimato in quasi 6,4 miliardi di euro (10,6% del totale nazionale), in aumento del 2,9% sul 2020 (+6,5% per l’Italia). Nel 2021 le coltivazioni agricolesono state penalizzate (-0,8% del valore rispetto al 2020), soprattutto in termini di quantitativi prodotti, dall’andamento climatico, mentre per gli allevamenti si rileva un miglioramento sia delle quantità prodotte che dei prezzi di mercato, tanto da far registrare un +5,7% del valore della produzione. L’export del vino nei soli primi tremesi del 2022 è stato per circa 612 mln di euro, quasi il 36% del totale nazionale, con un +22,5% sul 2021 e del 14% sul 2020.

Le presenze turistiche nel primo quadrimestre 2022 sono più che triplicate sul 2021. Bene le località del Lago di Garda (+0,9%), e la stagione è solo alle porte. Il recupero della destinazione termale e della montagna è evidenziato da una perdita di presenze a una sola cifra rispetto a gennaio-aprile 2019. Mentre le città d’arte, le più penalizzate, iniziano solo ora a vedere il ritorno dei turisti stranieri. Nel complesso pesa ancora la bassa presenza degli stranieri (ridotti di un terzo rispetto al I quadrimestre pre-covid).

I tedeschi sono tornati, tanto che la loro presenza risulta ridotta solo del 5,6% rispetto ai primi mesi del 2019. Nel I quadrimestre 2022, rispetto al 2021 la spesa degli italiani all’estero è raddoppiata, mentre quella degli stranieri in Italia è quadruplicata. Il Veneto sta tornando ai valori pre-covid: 0,7 miliardi di euro nel I trimestre 2022 contro 0,9 del 2019. I veneti hanno passato nel 2021 8 mln di notti in località della propria regione (+11,2% sul pre Covid) e la crescita nel 2022 continua (+6,5% sul primo quadrimestre 2019). La spesa degli stranieri in Veneto è passata dai 6,2 miliardi del 2019 ai 2,3 del 2020, con una ripresa nel 2021 a oltre 3 miliardi. Il recupero della spesa dei turisti dell’Ue 27 è stato di 2,5 miliardi nel 2021 e si sta avvicinando ai 3,8 dell’ultimo anno pre-pandemia. I turisti extra-UE hanno speso un quarto del 2019.

Nel 2021 il Veneto torna ad essere la prima regione per numero di presenze turistiche: nel 2019 accoglieva il 16,3% delle presenze registrate in tutta Italia, nel 2020 viene sorpassata di poco dal Trentino Alto Adige, nel 2021 torna in vetta con il 17,5%.

Sul fronte dell’istruzione il Veneto raggiunge nel 2020 gli obiettivi europei fissati per l’Italia e mira a quelli per il 2030. Nel 2021 il tasso di abbandono scolastico prematuro è al 9,3% (obiettivo per il 2030 è di arrivare a un indice inferiore al 9%,) mentre la quota di 30-34enni con laurea è in crescita e al 31% contro il 26,8% dell’Italia 50% l’obiettivo europeo). In Veneto nel 2021 la quota di giovani che non studiano né lavorano cala e registra la quota più bassa rilevata fra tutte le regioni italiane.

Nel 2021 l’occupazione torna a salire anche se non sono ancora raggiunti i livelli del 2019. Nel I trimestre 2022, sul 2021, in Veneto si registrano +119.000 occupati (+5,9%), il numero di disoccupati cala (-8.000, -6,3% in tre mesi), così quello degli inattivi 15-64 anni (-110.000, -11%). Il tasso di occupazione torna ai livelli pre pandemia ed è pari a 67,3%, l’indice di disoccupazione a 5,1% e quello di inattività 29%. Nel secondo trimestre 2022 si contano quasi 183.000 assunzioni, in crescita del +20% sul 2021. Le assunzioni a tempo indeterminato nel II trimestre segnano +35% sul 2021, quelle a tempo determinato +18%, mentre quelle in apprendistato +11%. I lavoratori assunti nella prima metà del 2022 sono soprattutto italiani (70% del totale), uomini (il 58%) e adulti per oltre la metà (un terzo i giovani). Venezia e Verona, ad alta propensione turistica, sono quelle che trainano positivamente il bilancio occupazionale veneto.

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