Decreto “Aiuti”: tolto il vincolo di destinazione dei proventi delle multe stradali

I comuni potranno utilizzare le entrate per pagare spese correnti, come le bollette. Possibile una escalation delle contravvenzioni per fare cassa. 

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decreto aiuti

Il decretoAiutiviene in aiuto alle casse vuote di tanti enti locali che si trovano in difficoltà nel pagare le bollette cresciute in modo mostruoso negli ultimi tempi. E lo fa con un modo che è andato di traverso ai produttori di cicli e motocicli associati all’Ancma che ha denunciato la vicenda.

Di fatto, con un emendamento di un deputato azzurro, solo per il 2022 (ma in Italia è notorio che i provvedimenti temporali si tramutano magicamente in eterni…) potranno soprassedere al vincolo di destinazione delle multe stradali per la sicurezza stradale, manutenzione e prevenzione. Insomma, i soldi delle multe che prima dovevano essere utilizzati per la riparazione delle buche sulle strade – di qui la critica dei produttori di due ruote – ora, grazie al decretoAiuti”, potranno essere utilizzati anche per la copertura delle spese per le utenze di energia elettrica e gas.

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Non ci vuole molto a capire che i tre miliardi di gettito medio annuo incassato dagli enti locali dalla voce contravvenzioni nei prossimi sei mesi subirà una decisa corsa al rialzo, specie da parte di quegli enti locali, anche piccoli e piccolissimi, ma che hanno la ventura di trovarsi attraversati o lambiti da una qualche strada di grande comunicazione, che piazzeranno autovelox a manetta, magari solo pochi metri dopo un bel cartello che riduce la velocità massima ammessa.

Insomma, ancora una volta, la mobilità è ritenuta un classico limone da spremere, più volte e ripetutamente: dopo le accise, i bolli, le revisioni, ecco il giro di vite sulle contravvenzioni sui malcapitati obbligati a servirsi dei mezzi privati perché privi di adeguato servizio pubblico. E magari, si assisterà pure alla scomparsa di stalli di sosta, liberi o a pagamento, per indurre alla sosta selvaggia e alla relativa multa elevata per tenere al caldo sindaco e assessori vari.

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