In Emilia Romagna attive oltre 4.500 cooperative per 33,7 miliardi di fatturato

In regione il 30% del comparto in Italia con oltre 235.000 addetti.

4 Luglio 2022

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Un fatturato di 33,7 miliardi, 4.548 imprese e oltre 235.000 addetti che rappresentano il 13,5% dell’occupazione emiliano romagnola: quasi il 30% del fatturato del settore cooperative in Italia è appannaggio dell’Emilia Romagna secondo il terzo rapporto biennale sulla Cooperazione 2020-2021, presentato durante la quinta Conferenza regionale della cooperazione.

L’appuntamento si inserisce nella celebrazione della Giornata internazionale della cooperazione, dedicata nel 2022 al contributo che il sistema cooperativo mondiale può dare al raggiungimento, entro il 2030, dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile indicati dall’Onu per contrastare la povertà, combattere il cambiamento climatico e garantire l’uguaglianza e l’inclusione di tutti.

Guardando ai dati delle imprese e dell’occupazione le cooperative emiliano romagnole sembrano aver accusato maggiormente il periodo pandemico rispetto al resto dell’economia regionale con un calo, dal 2019 a inizio 2022, del 7,4%. Nello stesso periodo gli addetti hanno registrato una flessione del 3,1% in contrapposizione alla crescita degli addetti delle imprese con altra forma giuridica.

La Regione ha supportato le cooperative con una pluralità di azioni e interventi. Tra il 2018 e il 2022, le imprese cooperative sono state, inoltre, beneficiarie, escluso il settore agricolo, di contributi per 15,4 milioni di euro a fondo perduto.

La celebrazione ha trascurato un aspetto negativo legato al mondo della cooperazione: l’utilizzo dello strumento cooperativo mascherato da cooperativa sociale per attivare una sorta di abbattimento salariale, con penalizzazionispecie per i lavoratori che si situano con paghe orarie inferiori a quelle di altri settori produttivi. Magari solo per esternalizzare parti delle attività delle aziende ordinarie per abbattere i costi. Una situazione che il movimento cooperativo dovrebbe gestire meglio, anche a tutela del buon nome della cooperazione.