L’allargamento della Nato a Svezia e Finlandia a spese dei Curdi

Erdogan sfrutta con spregiudicatezza il suo assenso per trarre un pesante utile politico a spese delle democrazie. 

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allargamento della nato

A Madrid si è svolto un evento da molti giudicato storico: l’allargamento della Nato a due paesi nordici, Finlandia e Svezia, da sempre neutrali, che con le mire espansionistiche della Russia hanno pensato bene di fare una precisa scelta di campo, entrando nell’organizzazione di difesa atlantica. Peccato solo che tale allargamento sia avvenuto a spese dei Curdi e delle loro organizzazioni di rappresentanza politica.

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Di fatto, l’unanimità per l’allargamento della Nato era legata al soddisfacimento delle richieste del dittatore turco, Recept Tayyip Erdogan, che ha saputo sfruttare con spregiudicatezza e con abilità il proprio assenso, vincolandolo allo scambio dell’estradizione dalla Svezia di quegli oppositori politici turchi esiliati nel paese scandinavo, considerati alla stregua di terroristi dal regime turco. Una decisione che la Nato ha ingoiato senza fare una piega, nonostante la sostanziale svendita di decenni di lotte politiche per l’autodeterminazione del popolo curdo, sempre sfruttato dalle varie potenze a seconda delle necessità del momento: dalla lotta contro Saddam Hussein in Irak, alla lotta contro il terrorismo dell’Isis e via discorrendo. Sempre con l’obiettivo di dare una risposta concreta alla ricostruzione dello stato curdo, il Kurdistan, attualmente suddiviso tra quattro stati diversi: Turchia, Irak, Siria e Iran.

Ovvio che sempre a promettere ma mai a mantenere gli attivisti curdi non si fidano più delle potenze occidentali e pensano a fare da sé, dando notevoli problemi soprattutto alla Turchia che ospita all’interno dei propri confini la parte più grande del territorio curdo. E se fino ad oggi le potenze occidentali avevano, bene o male, tenuto a freno le voglie di Erdogan di regolare una volta per tutte, a modo suo, la questione curda, ora anche questo freno viene meno, dandogli praticamente carta libera in cambio dell’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato.

Quanto successo a Madrid costituisce probabilmente il primo passo di una possibile escalation turca nei confronti della Nato e dell’Europa. Oltre ad avere ottenuto lo sblocco delle forniture militari occidentali dopo avere flirtato per anni con la Russia per le forniture, prossimo passo sarà la gestione degli immigrati, servizio per cui Bruxelles si era impegnata a pagare ad Ankara 6 miliardi di euro, salvo pagarne solo una parte, deludendo il regime il quale ha risposto aprendo i confini all’immigrazione indiscriminata diretta verso il centro Europa.

In questa puntata di “Focus” di “ViViItalia Tv”, l’esperto in comunicazione e analisi politica, Gianfranco Merlin, e il direttore de “il NordEst Quotidiano”, Stefano Elena, intervistano il fondatore e presidente del pensatoio di scenari internazionali “il Nodo di Gordio”, Daniele Lazzeri.

Buona visione.

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