Inflazione da record: a giugno vola all’8%, valore più alto da 36 anni

Rincari sulle tariffe delle vacanze con il raddoppiano dei biglietti aerei. Corrono i prezzi anche in Ue (+8,6% ). 

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L’inflazione continua a correre e segna nuovi record mese dopo mese: secondo la rilevazione Istat, a giugno dilaga e tocca l’8%, il tasso più alto da 36 anni. Per il classico “carrello della spesa” delle famiglie con i beni alimentari, per la cura della casa e della persona il rincaro è ancora maggiore e raggiunge l’8,3%.

Pesanti rincari anche sulle partenze per le vacanze: quasi raddoppiano i prezzi dei biglietti aerei (+90,4%) e alberghi e altri alloggi sono più cari del 18,1% rispetto a un anno fa. Rincari anche per le autostrade (+1,6%).

I prezzi segnano nuovi record anche a livello europeo e sono in crescita dell’8,6% nell’euro-zona, un livello mai registrato da Eurostat fin dalla nascita della moneta comune. In Germania, il tasso d’inflazione è all’8,2%, in Spagna, addirittura al 10%, mentre in Francia resta più contenuto, al 6,5%, ma sempre ben lontano dall’obiettivo della Banca centrale europea di un tasso prossimo al 2%.

Secondo l’Istat, «le tensioni inflazionistiche continuano a propagarsi dai beni energetici agli altri comparti merceologici», con rincari del 39,9% per i beni energetici non regolamentati come i carburanti e del 64,3% per quelli regolamentati, ma anche aumenti dell’8,8% per i beni alimentari e ancora più alti per la frutta e la verdura fresche. I prezzi sono ben più cari anche per i servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+5%) e per i servizi relativi ai trasporti (+7,2%).

L’inflazione di fondo, al netto di beni energetici e alimentari freschi, segna un massimo a +3,8%: è il livello maggiore da agosto 1996. Mentre l’aumento dei prezzi acquisito che si avrebbe nel 2022 nel caso, tutto teorico, di variazioni dei prezzi nulle nel resto dell’anno è già del 6,5%.

Confesercenti vede un «macigno sui consumi delle famiglie e sulla crescita», Confcommercio teme per settembre «gravi effetti negativi» anche sul Pil. E Federdistribuzione segnala rischi per le filiere agroalimentari italiane.

Le associazioni dei consumatori calcolano l’aumento del costo della vita. Il Codacons indica una «mazzata record”» da 3.192 euro all’anno per una famiglia di quattro persone e prevede che l’inflazione raggiungerà il 10%. L’Unione nazionale consumatori stima, solo per le bollette, un aggravio medio di 514 euro per la luce e di 394 euro per il gas e preme per tornare a prezzi amministrati. Federconsumatori sottolinea che i rincari già determinano rinunce, come attesta un calo di oltre il 16% del consumo di carne e pesce.

L’Istat ha inoltre diffuso la stima preliminare del Pil e dell’occupazione territoriale, nel 2021, che mostra una crescita trainata dalle regioni settentrionali, le più ricche e quelle più colpite nel 2020 dalla crisi pandemica. In particolare corre il NordOvest, dove il Pil sale del 7,4%. Incalzato da un NordEst che corre al +7%.

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