A maggio 2022 turismo a gonfie vele (+33%), con il boom degli stranieri

Federalberghi denuncia la mancanza di lavoratori. Bocca: «necessario intervenire sul reddito di cittadinanza e sul cuneo fiscale». 

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Il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca.

A maggio 2022 il turismo italiano ha ingranato la marcia giusta con un forte recupero delle presenze trainato soprattutto dall’arrivo degli stranieri: lo certifica la ricerca di Federalberghi, Nexi e Zucchetti che fotografa le presenze e le spese dei turisti negli hotel e le destinazioni preferite e che è stata presentata in occasione della giunta degli albergatoriin corso a Procida, capitale italiana della Cultura 2022.

Per maggio si registra un solido +33,4% sul 2019, risultato del +13,5% delle presenze italiane e del +45,8% di quelle straniere. Una decisa crescita rispetto a quanto registrato in aprile, quando le presenze dei turisti negli alberghi italiani sono aumentate del 10,5% rispetto al 2019, ma con gli stranieri che hanno fatto segnare una diminuzione del 26,3%. Da sottolineare che nel periodo gennaio-maggio 2022 non sono ancora ritornate ai livelli pre pandemia (sono in calo del 3,1% per gli italiani e del 6,8% per gli stranieri rispetto al 2019), ma la strada non sembra più così “impraticabile” come era negli ultimi due anni.

«C’è una ripresa inaspettata del turismo sui numeri, eravamo certi che dopo due anni di prigionia ci sarebbe stata una ripresa, ma non con questi numeri» dice il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, augurandosi che «non si tratti di un fuoco di paglia. Questo è dovuto a una grossa affluenza del turismo americano: gli statunitensi hanno ricominciato a viaggiare, amano l’Italia e sono tornati in Italia. Ma la cosa che ci rende più fieri – sottolinea Bocca – è il pubblico italiano. L’anno scorso noi abbiamo salvato la stagione grazie al turismo italiano ovvero gli italiani sono rimasti in Italia perché non potevano viaggiare. Siamo orgogliosi di dire che quest’anno che i connazionali possono viaggiare, stanno rimanendo in Italia comunque e continuano a fare le vacanze entro i confini nazionali».

Il turismo balneare dell’estate 2022 coinvolgerà praticamente tutta l’Italia: tra le destinazioni più gettonate spiccano le spiagge venete (index number = 100), la riviera romagnola (98), la Costa degli Etruschi (78), la Costa Smeralda (65), il Salento (56), ma anche l’Isola d’Elba (28), la Costiera Amalfitana (28), la costa settentrionale della Sicilia (25) e la Maremma Toscana Sud (24). Per numero di ricerche effettuate, infine, quest’anno sono i cittadini degli Stati Uniti quelli più interessati a fare vacanze italiane.

Alla giunta di Federalberghi molto forte anche il tema della cronica mancanza di lavoratori: «è un controsenso che noi abbiamo un Paese che ha il 10% di tasso di disoccupazione e non si trova personale da nessuna parte, ne abbiamo discusso anche oggi in giunta – dice Bocca -. C’è qualcosa che non funziona, non è solamente il reddito di cittadinanza, ma bisogna trovare una soluzione al più presto».

Secondo il presidente degli albergatori, nel settore non c’è un problema di stipendi bassi, ma di costo azienda: «perdare 1.000 euro netti al mese a un lavoratore, il costo per l’azienda è di 30.000 euro all’anno. Non è possibile. Bisogna intervenire pesantemente sul cuneo fiscale, bisogna mettere più soldi in tasca ai lavoratori senza aumentare i costidel lavoro per l’azienda, e almeno detassare gli straordinari, detassare alcune parti dello stipendio per chi ha voglia di lavorare».

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