Ponti & Partners di Udine, con i partners Luca Ponti e Luca De Pauli, ha difeso Corrado Accardo, ingegnere di Autovie Venete spa, citato in giudizio a seguito del cedimento del guardrail in A28, in qualità di progettista e direttore dei lavori.
I fatti risalgono all’estate del 2016, quando a causa di uno pneumatico scoppiato un tir sbandò in A28 e dopo aver divelto 125 metri di guardrail precipitò dal ponte sul rio Sentirone, a Porcia (PN).
A seguito dell’indagine, il pm ha concluso che il new jersey a bordo ponte non avesse adeguatamente trattenuto il tir e ha contestato all’imputato di non aver installato in modo adeguato la barriera.
La procura, in particolare, aveva contestato l’ipotesi di lesioni stradali (articolo 590 bis), procedibile d’ufficio a differenza delle lesioni personali colpose (articolo 590). L’infortunato non aveva proposto querela.
Accogliendo la tesi dell’avv. Ponti, che ha obiettato che le norme di costruzione e manutenzione stradale non fanno capo al codice della strada mentre l’articolo 590 bis si riferisce esclusivamente a violazioni delle norme di circolazione, il Tribunale di Pordenone ha riqualificato l’ipotesi di reato da lesioni stradali a lesioni colpose e ha dichiarato l’immediato proscioglimento dell’imputato per difetto di querela, con la formula “l’azione penale non poteva essere esercitata”.
Si tratta di una pronuncia di significativo rilievo, sia per la sostanziale mancanza di precedenti specifici, sia perché nel corso delle indagini il GIP di Pordenone, disponendo nuove indagini, aveva sposato una interpretazione diversa dell’ambito applicativo dell’art. 590 bis c.p. rispetto a quella ora sposata dal Tribunale.
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