Fondazione Moressa, dagli immigrati versati 8,2 miliardi di tasse nel 2021

Cala l’ammontare dei redditi e il numero dei versamenti. Valore più alto del contributo degli immigrati in Trentino Alto Adige. 

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Fondazione Moressa

Nel 2020, per la prima volta, in Italia diminuisce il numero dei contribuenti immigrati (-1,8%), con l’impatto della pandemia ancora più evidente sul volume dei redditi dichiarati (-4,3%) e su quello dell’Irpef versata (-8,5%): i dati sono contenuti in uno studio della Fondazione Moressa, istituto di ricerca creato e sostenuto dalla Cgia di Mestre, su dati del Mef riguardanti le dichiarazioni dei redditi 2021.

Il contributo della componente immigrata alla fiscalità nazionale ammonta nel 2021 a 4,17 milioni di contribuenti, che hanno dichiarato 57,5 miliardi di euro e versato 8,2 miliardi di Irpef. Mediamente, ciascun contribuente immigrato ha dichiarato 14.360 euro e versato Irpef per 3.270. I paesi Ue e dell’Europa occidentale presentano generalmente valori più alti, in linea con i nati in Italia.

Tra i contribuenti immigrati, quasi la metà (48,7%) ha dichiarato un reddito annuo inferiore a 10.000 euro; tra i nati in Italia, in questa classe di reddito si attesta solo il 29,5% dei contribuenti. Per entrambi i gruppi, la componente compresa tra 10.000 e 25.000 euro rappresenta circa 40 contribuenti su 100 (39,8% per i nati all’estero e 40,0% per i nati in Italia). Per i redditi oltre 25.000 euro, appena l’11,5% è nato all’estero (l’1,8% sopra i 50.000), contro il 30,5% dei nati in Italia (6% sopra i 50.000).

Secondo la Fondazione Moressa, oltre la metà dei contribuenti immigrati si concentra in quattro regioni: Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Lazio. Mediamente i contribuenti stranieri rappresentano il 10,1% del totale, ma nel Centro-Nord i valori si alzano, raggiungendo il valore massimo in Trentino Alto Adige (15,4%).

Il differenziale dei redditi tra i due gruppi rimane tuttavia elevato: mediamente in Italia un contribuente straniero ha dichiarato 14.360 euro, 8.000 in meno rispetto a un italiano, differenza che sale oltre i 10.000 in quattro regioni. I contribuenti stranieripiù ricchi” sono in Lombardia e Friuli Venezia Giulia (oltre 16.000 euro), quelli più poveri in Calabria (meno di 9.000 euro). A livello provinciale il primato spetta a Prato, con 23,4 contribuenti stranieri ogni 100. Tra le grandi città, Milano registra un’incidenza del 14,5%.

Per Paese d’origine, il 15,7% dei contribuenti immigrati è nato in Romania (654.000). Seguono Albania (330.000), Marocco (255.000) e Cina (192.000). Mediamente la componente femminile si attesta al 44,6%, con picchi molto più alti tra i paesi dell’Est Europa (Ucraina, Moldavia, Polonia) e dell’America Latina (Perù, Brasile).

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