Il Gruppo Volkswagen dovrà avviare un richiamo per oltre 100.000 ibride

I modelli “plug-in” con batteria a bordo a rischio di incendio nel vano motore. 

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Gruppo Volkswagen

Sono 111.321 i modelli di auto ibrideplug-in” con batteria a bordo prodotte dal gruppo Volkswagen nei suoi vari marchiAudi, Skoda, Seat e Cupra prodotte tra il 2020 e il 2022 dovranno essere richiamate per un aggiornamento tecnico per evitare il rischio di incendio nel vano motore.

La campagna di richiamo interessa tutti i mercati dove sono venduti i modelli ibridiplug-in per un potenziale rischio incendio dovuto ad un isolamento non ottimale del motore termico. Si tratta di 6.320 Audi suddivisi tra i modelli TT e Q3, 30.467 Cupra (Ateca, Formentor e Leon), 798 Seat (Tarraco), 15.636 Skoda (Kodiak, Octavia e Superb), 58.100 Volkswagen(Arteon, Golf, Passat, T-Roc e Tiguan).

Alla base del richiamo delle vetture ibrideplug-in” prodotte dal Gruppo Volkswagen c’è un problema alla copertura del motore a benzina che costituisce parte integrante del sistema ibrido “plug-in” realizzato dall’azienda. A causa di un possibiledifetto all’isolamento del motore, c’è il rischio di contatto tra il motore stesso e alcuni degli elementi interni del vano motore. Tale contatto, a causa delle alte temperature, può comportare la generazione di incendio in grado di danneggiare il veicolo e creare pericolo alla circolazione.

Alla base della campagna di richiamo ci sarebbero 16 casi di incendio occorsi tutti in Germania senza vittime se non danni ai veicoli. Il difetto di fabbrica richiede un intervento di riparazione che comporterà la sostituzione della copertura del motoreche avverrà con due diversi interventi. Nel corso del primo intervento tecnico, verrà rimossa la parte del sistema di copertura alla base del rischio incendio registrato dai veicoli ibridiplug-in” del Gruppo Volkswagen. Si tratterà di un intervento rapido che permetterà, in via transitoria, di eliminare il problema e azzerare i rischi legati al componentedifettoso. La seconda parte del richiamo prevede un nuovo intervento in officina per l’installazione di un nuovo componente, più stabile e sicuro rispetto a quello rimosso precedentemente. Non ci sono dettagli in merito alle tempistichedel secondo intervento in quanto le nuove parti da installare sui modelli ibridi non sarebbero ancora disponibili a causa delle difficoltà di reperire i componenti su scala globale che stanno fortemente rallentando la produzione ordinaria.

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