BMTI, la Borsa merci telematica italiana, ha presentato il suo rapporto sui prezzi nel mercato vitivinicolo italiano, un’analisi di mercato sui prezzi delle uve da vino, con un bilancio della vendemmia 2021 e sui vini sfusi, per i quali sono state analizzate le dinamiche dei prezzi nell’annata in corso.
Per quanto riguarda i vini, dopo i rialzi dei mesi scorsi, i dati di marzo mostrano un rallentamento della crescita mensile dei prezzi all’ingrosso, in linea con quanto già osservato nei primi due mesi dell’anno. L’indice elaborato da Unioncamere e BMTIsulla base dei dati pubblicati dalle Camere di commercio ha registrato un aumento mensile del +0,2%, dopo il +0,6% di febbraio.
I prezzi attuali dei vini sfusi rimangono però più alti rispetto allo scorso anno, con una crescita vicina al +20% (+19,4% rispetto a marzo 2021), beneficiando ancora dei rialzi dell’ultima parte del 2021, dipesi dalle stime di un calo delle quantità prodotte in Italia, delle riaperture nel canale della ristorazione e del buon andamento delle esportazioni, giunte a toccare il valore record di 7,1 miliardi di euro (+12,4% rispetto al 2020), guidate dall’ottimo risultato oltre confine degli spumanti.
Un aumento dei listini a cui già dalla seconda metà del 2021 si è però contrapposto l’incremento dei costi dell’energia e delle materie prime (vetro, carta, imballaggi), oltre alle criticità che persistono sul fronte della logistica, con i conseguenti livelli elevati dei noli.
Tra le diverse tipologie del mercato vitivinicolo italiano, marzo ha mostrato un ulteriore lieve rialzo per i prezzi all’ingrosso degli spumanti (+1% rispetto a febbraio), la cui crescita rispetto allo scorso anno, attestata su un +22,9%, rimane superiore alla media del settore. Poche variazioni tra i vini fermi rossi e bianchi a denominazione che mantengono però un deciso rialzo rispetto al 2021 (+13,2% per i rossi, +15,2% per i bianchi). In calo, invece, i vini comuni, più accentuati per i vini rosati (-3,7% rispetto a febbraio) rispetto ai vini rossi e bianchi.
Tra i vini per cui si sono registrati i maggiori rialzi spiccano il Prosecco DOCG Conegliano Valdobbiadene (+47% rispetto a marzo 2021), l’Amarone della Valpolicella (annata 2018) e il Barolo (annata 2016), cresciuti di oltre il 30% rispetto ad un anno fa. In alto anche il Chianti Classico (vendemmia 2020), in aumento del 16% mentre assistiamo a un +15% per il Brunello di Montalcino (vendemmia 2019). Decisamente meno accentuato, invece, l’incremento per la Barbera d’Asti (+2%).
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