Il 2021, secondo i dati della ricerca di The European House – Ambrosetti e Ipsos, ha visto l’acquisto di prodotti a “Marca del Distributore” in crescita, con un fatturato di 11,7 miliardi, salendo dal 7,4% al 7,7% del fatturato totale dell’industria alimentare.
«La “Marca del Distributore” ha avuto un ruolo importante durante la crisi del Covid-19, non solo perché ha permesso alle imprese di superare la crisi, ma anche perché ha aiutato le famiglie e che in queste settimane diventa ancora più importante, facendo risparmiare agli italiani oltre 2 miliardi di euro, circa 100 euro per famiglia» ha detto Marco Pedroni, presidente dell’Associazione Distribuzione Moderna e Coop Italia.
«La “Marca del Distributore” coinvolge più di 50 sotto comparti economici e 1.500 aziende, 84,6% delle quali piccole e medie, con circa 240.000 occupati e svolge un importante ruolo sociale, grazie al sostegno al potere d’acquisto delle famiglie italiane» ha dichiarato Valerio De Molli, managing partner e amministratore delegato di The European House – Ambrosetti.
La “Marca del Distributore” negli ultimi anni è cresciuta tre volte di più dell’industria alimentare, grazie all’apprezzamento in costante aumento del consumatore finale. L’incidenza della “Marca del Distributore” sul fatturato totale dell’industriaalimentare nel 2021 spiega il 60% dell’incremento dell’industria alimentare nel mercato domestico negli ultimi 18 anni, al netto dell’export.
Il fatturato dei prodotti a “Marca del Distributore” vedrà una crescita costante nei prossimi anni e continuerà a veder aumentare la sua quota di mercato. Dopo aver chiuso il 2021 con un fatturato di 11,7 miliardi e una quota di mercato del 19,8%, per il 2022 la stima è di un fatturato di 12,2 miliardi di euro e una quota di mercato del 20,5%. In un orizzonte temporale più ampio, la stima è per un fatturato di 15,2 miliardi di euro nel 2030 e una quota di mercato del 24,2%.
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