Allarme Germania: l’indice Zew crolla a marzo, avvicinando la recessione

Calo a -39,3 da 54,3 di febbraio. Attesa nei prossimi mesi la stagflazione. 

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Economia manifatturiera Eurozona entra in recessione tecnica inflazione

Allarme Germania: il sentiment degli investitori tedeschi a marzo 2022 fotografato dall’indice Zew è crollato di 93,6 punti,mai così tanti da quando l’indice è stato creato nel 1991. A pesare sono la guerra in Ucraina e le sanzioni contro la Russia. L’indice Zew, che misura le aspettative del mercato sull’evoluzione dell’economia, ha toccato -39,3 punti, il livello più basso da marzo 2020, all’inizio della pandemia di Covid-19. Si tratta di un calo decisamente più marcato di quello previsto dagli analisti, che avevano previsto uno Zew di 10 punti. Nella zona euro, l’indice ha perso 87,3 punti, a -38,7 punti. In calo anche la componente del barometro che misura la situazione attuale, -13,3 punti a 21,4 punti.

Il crollo di marzo segue tre mesi di rialzi consecutivi, durante i quali gli investitori tedeschi sono stati rassicurati dalla prospettiva di un allentamento delle restrizioni sanitarie contro il coronavirus in Germania. Gli intervistati si aspettavanoinoltre che l’economia si riprendesse dopo diversi mesi di interruzione, legata alla carenza di materiali e componenti e all’aumento dei costi dell’elettricità. Ma ora, la guerra in Ucraina smorza le speranze di ripresa.

«La guerra in Ucraina e le sanzioni contro la Russia stanno offuscando in modo significativo le prospettive economiche della Germania – ha affermato il presidente di Zew, Achim Wambach -. Una recessione è sempre più probabile. Il crollo delle aspettative economiche è accompagnato da un forte aumento delle aspettative di inflazione. Gli esperti si aspettanoquindi una stagflazione nei prossimi mesi. Il peggioramento delle prospettive riguarda praticamente tutti settoridell’economia tedesca, ma soprattutto i settori ad alta intensità energetica e il settore finanziario».

Anche prima dell’invasione russa dell’Ucraina l’allarme Germania era ben acceso: la Bundesbank prevedeva una recessione nel primo trimestre del 2022 per la più grande economia dell’Eurozona, a causa del rimbalzo dell’epidemia di Covid-19, dopo un calo dello 0,7% nel quarto trimestre. La guerra sta ora aggravando questo rischio, con molte conseguenze economiche legate alle sanzioni e ai nuovi record dei prezzi dell’energia, in un contesto di inflazione galoppante.

L’indice Zew è frutto di un’indagine realizzata mensilmente dall’omonimo centro di ricerca tedesco intervistando gli esperti economici di dipartimenti di ricerca di banche, assicurazioni e società industriali con l’obiettivo di capire le attese di questi operatori sul futuro dell’economia tedesca nei sei mesi successivi all’intervista.

Se la Germania inizia ad avere la febbre alta, nel resto del continente non ridono, ad iniziare dall’Italia, specie quella del Nord, le cui filiere manifatturiere sono profondamente integrate con quella tedesca: il rischio è che la crisi tedesca si rifletta in breve tempo anche sull’economia italiana, già di suo decisamente più debole.

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