Il Fisco si accanisce sugli immobili con la riforma del catasto e il Superbonus 110%

Spaziani Testa: «l’aggiornamento dei valori catastali porta con sé il dono di maggiori tasse per i proprietari immobiliari, con notevoli sperequazioni, specie per coloro che hanno proprietà occupate o con inquilini morosi». 

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2026
riforma del catasto

Il Fisco si accanisce sugli immobili e sui loro proprietari, considerandoli dei limoni da spremere, sia all’atto dell’acquisto (il 10% di tassa di registro per tutti quelli non considerati “prima casa”, che hanno un trattamento agevolato) che periodicamente, anno dopo anno, sotto forma di Ici che, a seconda dei vari comuni, raggiunge anche vette di autentica patrimoniale, destinata ad aumentare ulteriormente con la riforma del catasto.

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A pensare male si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca: il detto è di un esperto di cose politiche, come Giulio Andreotti, grande incrociatore del mare procelloso della politica italiana per oltre un cinquantennio. E riferito alle dichiarazioni a reti unificate del premier Mario Draghi che, con la riforma del catasto, non aumenterà il gettito tributario degli immobili, c’è da toccare ferro e iniziare a prendere le contromisure, perché un ritocco al deciso rialzo degli estimi catastali porta con sé anche conseguenze poco piacevoli, come il ritocco al rialzo dell’Isee e dell’accesso a molti servizi pubblici.

E poi, c’è la questione del Superbonus 110%, l’ennesima proposta grillina volta a rilanciare il comparto edilizio per sostenere l’economia e l’occupazione, ma finita per impaludarsi nelle truffe – e ridaje! – e nelle speculazioni, oltre a rendere praticamente impossibile l’apertura dei cantieri vuoi per l’eccesso di burocrazia, vuoi per la mancanza dei materiali necessari per la riqualificazione degli immobili, vuoi perché le imprese sono ormai oberate di lavoro e per i prossimi 12 mesi non ce n’è una libera. Nonostante tutto ciò, gli effetti del Superbonus 110% si spanderanno solo su una minima parte del patrimonio immobiliare italiano, specie quello più vetusto e in classe energivoraG”, la peggiore.

Una serie di situazioni poco idilliache che mettono il settore immobiliare in decisa difficoltà, con valorizzazioni al ribasso nel corso degli ultimi anni.

In questa puntata di “Focus” di “ViViItalia Tv”, l’esperto di comunicazione e analisi politica, Gianfranco Merlin, e il direttore de “il NordEst Quotidiano”, Stefano Elena, intervistano il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, con cui analizzano le proposte di governo e quelle dei proprietari immobiliari per non azzoppare definitivamente il settore.

Buona visione.

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