SBS Steel Belt Systems, azienda impegnata nella progettazione e costruzione di impianti industriali a nastro d’acciaio inossidabile, è il coordinatore del progetto europeo LIFE RecOrgFert Plus, del valore di 4.0 milioni di euro, finanziatodall’Unione Europea nell’ambito del Programma LIFE con oltre 1,7 milioni di euro a fondo perduto, che prevede lo sviluppo di un innovativo processo produttivo per convertire scarti di buccia e polpa provenienti dalla lavorazione delle arance e rifiuti industriali di zolfo generati dalla desolforazione di gas naturale e petrolio in un fertilizzante organico-minerale di alta qualità.
Il nuovo ritrovato sarà in grado di contrastare i fenomeni di desertificazione che già colpiscono l’8% del territorio europeo – soprattutto nelle aree meridionali – restituendo fertilità e produttività a terreni resi alcalini e degradati dal cambiamento climatico e dall’agricoltura intensiva.
L’innovativo processo produttivo – che viene realizzato in un impianto pilota in Sicilia – si basa su due brevetti della SBS, che con i suoi specifici macchinari riesce a produrre “in continuo” fino a 20.000 tonn/anno di fertilizzante: durante il Progetto LIFEne saranno prodotte 3.000 tonnellate che eviteranno lo smaltimento in discarica di 1.320 tonnellate di rifiuti umidi di arancee consentiranno il recupero di 2.400 tonnellate di zolfo.
Il fertilizzante permetterà di migliorare la salute del suolo e il rendimento delle colture nonché di ridurre le emissioni di gas a effetto serra grazie al riciclo dei materiali che lo compongono e, allo stesso tempo, alla sostituzione in campo dei fertilizzanti chimici che, in base a recenti direttive UE, non potranno più essere utilizzati a partire dall’anno 2030.
La sua efficacia sarà verificata nell’arco di un ciclo biennale su diverse colture (peperoni, pomodori, cipolle, broccoli e frumento duro) dislocate su un’area complessiva di 27 ettari tra Calabria, Abruzzo e la regione greca della Macedonia Centrale (città di Tessalonica).
LIFE RecOrgFert Plus, che dura 42 mesi e terminerà a febbraio 2025, riunisce un consorzio di 5 partner: oltre a SBS, che funge da coordinatore e si occupa della realizzazione dell’impianto pilota presso il proprio stabilimento di Villafranca Tirrena (ME), ne fanno parte le aziende Zolfital, che esercita la funzione di collegamento tra la fase di produzione dello zolfo e il suo utilizzo per il nuovo fertilizzante organico-minerale, e F.lii Branca, che fornisce gli scarti organici da impiegare nel processo. Inoltre, l’istituto ellenico American Farm School e l’Università Mediterranea di Reggio Calabria contribuiscono rispettivamente all’esecuzione di test di campo in Grecia e alla fase di impostazione, analisi scientifica e di esecuzione e validazione dei test del nuovo fertilizzante con analisi chimiche e biochimiche sui terreni trattati, con conseguente caratterizzazione e certificazione del prodotto.
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