Sicurezza alimentare: indispensabile sospendere il piano europeo Efa

Con la decisione ungherese di bloccare le esportazioni, necessario potenziare l’agricoltura europea. De Castro: «servono subito misure emergenziali per il settore».

0
1983
Ucraina in Europa commissione ue

«L’Unione europea ha l’obbligo di sostenere il popolo ucraino, anche tramite un maggiore impegno nel garantire la sicurezza alimentare nelle regioni del mondo che più di altre soffriranno a causa dell’attacco russo» afferma Paolo De Castro, membro della commissione Agricoltura al Parlamento Ue, che annuncia l’invio di una lettera da parte della Comagri al commissario Ue, il polacco Janusz Wojciechowski, al quale si chiedono interventi immediati per aumentare la resilienza della filiera agroalimentare.

«Facendo proprie le nostre proposte, la Comagri ha chiesto una sospensione temporanea di un anno dell’obbligo previstodall’attuale Pac di non coltivare almeno il 5% delle superfici arabili delle aziende agricole, destinandole ad aree ad alto valore ambientale. Mettere a coltura tali superfici, significherebbe sfruttare oltre 8 milioni di ettari a livello europeo, di cui circa 200.000 solo in Italia». Secondo la Commissione, a tanto ammonterebbe l’attuale superficie Efa (Ecological focus area) a livello Ue, di cui poco più di un terzo viene sfruttato per la coltivazione di piante proteiche.

«Non solo – prosegue De Castro -: chiediamo anche l’attivazione delle misure contro le crisi di mercato previste dal regolamento Ocm, da finanziare tramite la mobilitazione della riserva di crisi Pac, e la riattivazione della misura straordinaria Covid prevista dal regolamento sullo Sviluppo rurale, con il pagamento di un aiutouna tantum” fino a 7.000 euro per azienda agricola, per far fronte alla riduzione di liquidità determinata dall’impennata dei costi di produzione».

Per De Castro, «sul fronte commerciale servono misure volte a evitare qualsiasi perturbazione o barriera alla libera circolazione delle merci sul mercato interno Ue, oltre a un’azione a livello internazionale volta a rendere più flessibile l’importazione di materie prime strategiche, dai cereali alla soia, dai fertilizzanti ai semi oleosi. Nelle prossime settimane l’Unione europea dovrà giocare un ruolo da protagonista – conclude l’eurodeputato Pd del collegio NordEst – nell’evitare tensioni sul fronte dell’approvvigionamento e sicurezza alimentare, che rischierebbero di sfociare in ulteriore insicurezza e instabilità sociale».

Per rimanere sempre aggiornati con le ultime notizie de “Il NordEst Quotidiano”, iscrivetevi al canale Telegram per non perdere i lanci e consultate i canali social della Testata.

Telegram

https://t.me/ilnordest

Twitter

https://twitter.com/nestquotidiano

Linkedin

https://www.linkedin.com/company/ilnordestquotidiano/

Facebook

https://www.facebook.com/ilnordestquotidian/

© Riproduzione Riservata