Crisi energetica: l’Italia deve riconquistare rapidamente una quota di autonomia energetica

Gava: «bisogna rivedere urgentemente il Pitesai per riattivare la produzione nazionale di gas metano e sfruttare energeticamente i rifiuti urbani e i fanghi da depurazione e zootecnia».

Redazione

3 Gennaio 2022

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Le politiche energetiche sono un fattore strategico di ogni paese: peccato che questo tema in Italia sia stato gestito malamente negli ultimi decenni, con scelte spesso dettate più dalla demagogia spicciola di qualche esponente politico che dalle reali necessità di sviluppo, riduzione delle emissioni inquinanti e, soprattutto, di garantire un minimo di autonomia nazionale nella produzione di energia, cosa che oggi non accade con ben il 94% dei consumi nazionali affidato alle importazioni dall’estero, esponendo così il Paese alla crisi energetica, pure questa importata dall’estero.

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In questa puntata di “Focus” di “ViViItalia Tv” l’esperto in comunicazione e analisi politica, Gianfranco Merlin, e il direttore de “il NordEst Quotidiano”, Stefano Elena, intervistano il sottosegretario al ministero della Transizione ecologica, Vannia Gava, con cui fanno il punto sulla contingente crisi energetica, riflettendo anche sulle possibili soluzioni per mitigarla ed evitare che nel futuro possa ripresentarsi.

Non solo di crisi energetica: spazio anche ad una riflessione sul tema della corretta gestione del ciclo dei rifiuti urbani, nota dolente in gran parte del Paese, che potrebbe dare una mano anche alla produzione di energia, oltre alla necessità di guardare avanti, nucleare di IV generazione compreso.