In un contesto economico e sociale come quello attuale è sempre più necessario pianificare il proprio futuro per garantirsi una vecchiaia serena: fondamentale è però aiutare anche i propri familiari – in particolare le più giovani generazioni – nell’avvio di un adeguato percorso di risparmio e l’adesione precoce alla previdenza complementare consente di realizzare una tutela futura, offrendo nel contempo vantaggi immediati.
Non è mai troppo presto per cominciare a risparmiare
Quando si parla di risparmio il tema principale da considerare è il tempo. Questo perché maggiore è il tempo per l’accumulo del capitale, minore sarà la somma da dover mettere da parte costantemente. Inoltre il tempo permette di far crescere anche i rendimenti accumulati, grazie all’effetto moltiplicatore del rendimento composto. Mai come per il risparmio per la pensione vale il detto “il tempo è denaro”.
Come funziona
È possibile iscrivere il familiare fiscalmente a carico a un fondo pensione chiuso (se chi effettua i versamenti per il soggetto a carico è iscritto allo stesso fondo), oppure a un fondo pensione aperto. I versamenti sulla posizione del familiare a carico sono liberi, sia nell’importo che nella periodicità, e si possono disporre con bonifico bancario. Si può sospendere, modificare e riprendere il versamento senza doverlo comunicare al fondo pensione. I contributi versati al fondo pensione sono interamente deducibili dal proprio reddito fino al limite massimo di 5.165 euro.
I vantaggi
Risparmio fiscale: i contributi versati a favore dei soggetti fiscalmente a carico sono deducibili fino al limite massimo di 5.165 euro. Inoltre chi risulta iscritto sin dalla giovane età alla previdenza complementare raggiunge prima i 15 anni di partecipazione al fondo necessari per la riduzione progressiva dell’aliquota di tassazione sulle prestazioni (per esempio anticipazioni per spese mediche e prestazioni per pensionamento).
Maggiore capitale maturato: un’adesione precoce permette l’accumulo di una somma più cospicua per i propri progetti di vita.
Rendita pensionistica complementare più elevata: il fattore tempo fa crescere l’ammontare della futura pensione.
Possibilità di richiedere anticipazioni: prima si aderisce a una forma di previdenza complementare, prima si maturano i requisiti di accesso alla propria posizione presso il fondo pensione.
Esempio
Claudio e Marco sono due ragazzi nati nel 1997. Claudio viene iscritto a un fondo pensione in qualità di soggetto a carico e i suoi genitori versano sulla sua posizione un contributo di 100 euro mensili per i successivi 10 anni. Entrambiiniziano la loro attività lavorativa nel 2022 nel settore del commercio e percepiscono un reddito di 20.000 euro lordiannui. Sia Claudio che Marco contribuiscono con il 100% del loro TFR, a cui si aggiungono una quota a loro carico pari allo 0,55% della loro retribuzione e un contributo a carico dell’azienda pari all’1,55%. Sia Claudio che Marco andranno in pensione (con i requisiti attualmente in vigore) nel 2064, con un tasso di sostituzione lordo (rapporto tra pensione eultimo stipendio) stimato al 60%. Grazie all’adesione precoce alla previdenza complementare, Claudio avrà una rendita vitalizia del 16% più ricca rispetto a quella di Marco.
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