La variante Omicron del Covid-19 individuata in Veneto e in Alto Adige

I primi due casi in un quarantenne vicentino e in una donna meranese entrambi rientrati dal Sudafrica. 

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variante Omicron

La variante Omicron del Covid-19 fa la sua apparizione nel NordEst che già ora registra le due prime regioni in “zona gialla” d’Italia, il Friuli Venezia Giulia e l’Alto Adige, mentre il Veneto si avvia rapidamente ad esserlo.

In Veneto la variante è stata sequenziata nel materiale genetico di un quarantenne vicentino, che al momento non ha particolari problemi. Sono risultati positivi al Covid-19 anche la moglie e uno dei due figli dell’uomo. Sono risultati positivi al tampone e paucisintomatici, ma per loro la sequenziazione è ancora in corso.

La scoperta si deve ai laboratori dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie – IZS, uno dei centri di referenza nazionale per le sequenziazioni. L’uomo contagiato, ha riferito il presidente del Veneto, Luca Zaia, è residente nel Vicentino ed era rientrato da un viaggio di lavoro in Sudafrica.

Il paziente, che risulta vaccinato, era risultato negativo a un primo tampone fatto al rientro, ma, percependo alcuni leggeri sintomi, ne aveva fatto o un secondo, che ha dato esito positivo, evidenziando la variante Omicron al termine della sequenziazione.

«Siamo in massima allerta su tutto il fronte – sottolinea Zaia – e questa novità, non bella ma attesa, dimostra che la rete dei controlli, dei tamponi e delle sequenziazioni funziona efficacemente».

Anche in Alto Adige per la prima volta una persona è risultata positiva alla variante Omicron del Covid-19. Si tratta di una donna regolarmente vaccinata del Meranese rientrata in Alto Adige dal Sudafrica a fine novembre. Come previsto, si era sottoposta a tampone molecolare sia prima della partenza, a Città del Capo, che all’arrivo a Monaco, entrambe le volte con risultato negativo. In seguito le autorità competenti hanno informato l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige di un caso positivo al SARS-CoV-2 riscontrato sullo stesso volo. La donna è stata immediatamente sottoposta a un ulteriore tampone PCR che ha dato esito positivo.

I risultati del sequenziamento, eseguito presso il Laboratorio aziendale di Microbiologia e virologia, hanno confermato che si tratta della variante Omicron. La paziente si trova in isolamento ed ha riferito sintomi lievi. L’unico contatto stretto, peraltro asintomatico, è in quarantena.

Il tampone Pcr è in corso. La sorveglianza della circolazione di nuove varianti attualmente prevede che si effettui il sequenziamento di tutti i tamponi Pcr positivi di viaggiatori di ritorno da aree a rischio, come anche quando vi sono segnalazioni con motivi di sospetto.

La variante Omicron ha evidenziato una maggiore velocità di trasmissione. In molti casi il decorso nei pazienti vaccinati o guariti da Covid-19 risulta lieve.

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