L’avv. Luca Ponti, founding partner di Ponti & Partners di Udine, ha ottenuto l’assoluzione per Daniele Gerolin, Consigliere regionale, nel giudizio celebrato con rito abbreviato davanti al GUP di Trieste e conseguente al rinvio disposto dalla Corte di Cassazione su appelli della Procura generale e del Procuratore presso il Tribunale.
Il GUP di Trieste aveva a suo tempo già disposto il proscioglimento, sulla base di argomentazioni che però ad avviso della Pubblica Accusa andavano oltre i poteri e le prerogative del Giudice della udienza preliminare; nel nuovo giudizio, questa volta celebrato con rito che consente al Giudice la piena cognizione del materiale acquisito in indagini e che dunque forma piena prova, il Tribunale ha nuovamente pronunciato sentenza ampiamente assolutoria (il fatto non sussiste per tutti gli episodi contestati, tranne uno per il quale la formula è stata quella del “fatto non costituisce reato”).
Si trattava di una serie si spese di rappresentanza sostenute dal Consigliere regionale per eventi conviviali, nel corso dei quali Gerolin aveva incontrato altri esponenti politici nell’ambito di attività divulgativa e di acquisizione di interessi riferiti al Gruppo Consiliare PD.
In tesi d’accusa si sarebbe trattato di spese non giustificate, rispetto alle quali è stata invece fornita ampia evidenza della loro legittimità attraverso indagini difensive che l’avv. Ponti ha svolto acquisendo le dichiarazioni di tutti i partecipanti ai singoli pranzi, e dai quali si è avuta la conferma della finalità politica degli eventi volta a volta organizzati.
La sentenza pronunciata dalla Cassazione sulla vicenda di Gerolin era stata una delle primissime sul tema in ambito nazionale, allorquando cioè erano iniziate le indagini sull’uso delle risorse attribuite ai Gruppi consiliari regionali, nel solco dello scandalo che aveva interessato la Regione Lazio (Caso “Fiorito”).
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