Philip Morris International ha inaugurato a Crespellano (Bologna) il nuovo Centro per l’Eccellenza Industriale, il più grande al mondo del gruppo per industrializzazione, innovazione di processo, ingegnerizzazione e sostenibilità.
Il nuovo centro fa parte di un più ampio piano di investimenti per l’Italia pari a circa 600 milioni in tre anni, collegati ai nuovi prodotti senza combustione, con un impatto occupazionale stimato diretto, indiretto e indotto di circa 8.000 posti di lavoro lungo la filiera.
Visto il ruolo di leader globale del polo produttivo bolognese, primo al mondo per la produzione su larga scala di prodotti innovativi senza combustione, le attività svolte dagli stabilimenti di Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna saranno consolidate e integrate grazie alla nascita del nuovo hub che sarà a supporto del centro ricerca e sviluppo globale del gruppo a Neuchatel, in Svizzera.
Tra i servizi oggetto delle attività rientreranno quelli a supporto della prototipazione dei prodotti e dell’industrializzazione, come l’identificazione di nuovi macchinari per realizzare i prodotti finiti su larga scala, il miglioramento dei processi produttivi, progetti di sostenibilità volti a migliorare le performance ambientali come l’uso efficiente e responsabile delle risorse.
Il nuovo Centro sarà operativo entro fine anno e coinvolgerà complessivamente oltre 250 persone altamente qualificate, tra persone che attualmente operano in Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna, nuove assunzioni e personale che si sposterà a Bologna da altre affiliate del gruppo.
«Bologna è oggi per noi il faro di referenza dei processi di ingegneria e di manifattura di Philip Morris a livello mondiale, ma probabilmente dell’industria intera – ha detto Massimo Andolina, senior vicepresident operations di Philip Morris International -. La centralità di questo polo produttivo oggi si rafforza ancora con questo ulteriore investimento. Essere qui in Emilia Romagna apre per noi molte opportunità di sviluppo».
Andolina ricorda gli investimenti della multinazionale in prodotti senza combustione e l’obiettivo di arrivare ad almeno 40 milioni di persone “convertite” ai prodotti senza combustione entro il 2025: «Alla fine di settembre 2021 – dice Andolina– le stime ci dicono che siamo a quota 20 milioni. Lo stabilimento produttivo di Crespellano è stato fondamentale fin dall’inizio».
Il nuovo centro, spiega Andolina, «si concentra su tre funzionalità principali, con cui iniziamo: funzionalità di servizi di ingegneria, funzionalità di servizi di produzione e un centro di expertise per la nostra traiettoria nella direzione della sostenibilità».
Con l’investimento, ribadisce il dirigente, quello di Bologna «diventa il sito che tutti da tutte le parti del mondovengono a visitare per apprendere, è quello che noi chiamiamo “la costruzione della fabbrica del futuro”». Così Marco Hannappel, presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia, descrive il nuovo centro: «abbiamo gestito un collegamento tra quello che è il nostro modo oggi di intendere la fabbrica e quella che domani può essere la fabbrica. Sinceramente non so neanche se lo sappiamo, oggi, qual è la fabbrica del futuro. Però oggi si crea un ecosistema con centro di servizi per ricerca, ingegnerizzazione e sostenibilità, un impianto produttivo pilota per il mondo. Qui c’è il futuro di meccatronica, industria 4.0 e c’è un centro che può trainare anche altri ambiti in Italia».
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