Rifinanziamento del reddito di cittadinanza: è guerra tra Lega e M5s

Scoppia la bagarre tra M5s che difende il suo provvedimento bandiera e una Lega che non riesce ad essere incisiva sui temi qualificanti del partito. 

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reddito di cittadinanza

Il governo Draghi sta approntando la manovra finanziaria del 2022 che offre un margine di circa 25 miliardi di euro per attivare qualche riforma di spessore, anche se i partiti stanno già affilando gli appetiti per spartirsi in mille rivoli clientelari le risorse, ad iniziare dal rifinanziamento del fallimentare reddito di cittadinanza e il post quota 100, trascurando di fatto temi di portata maggiore, ad iniziare dalla riforma fiscale per liberare le risorse indispensabili per assicurare una crescita stabile, adeguata e duratura del Paese.

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Della guerra per bande che si prepara sulla Finanziaria le avvisaglie si sono già viste con il provvedimento di rifinanziamento del reddito di cittadinanza per 200 milioni di euro fatto passare alla chetichella da Pd e M5s a avallato dal premier Draghi con cui si coprono le uscite per il reddito di cittadinanza dell’ultimo scorcio del 2021. Un provvedimento che ha fatto gridare allo scandalo Lega e Italia Viva, entrambe forze di maggioranza, oltre che, dall’opposizione, Fratelli d’Italia.

Di fatto, il reddito di cittadinanza è stata un’idrovora di soldi pubblici, con una spesa di 722 milioni di euro al mese che servono per erogare 578,64 euro al mese per 12 mensilità ai beneficiari del reddito, che dal 2019 ad agosto 2021 sono cresciuti da 2.558.945 a ben 3.584.786 persone coinvolte.

Ma quanto percepiscono effettivamente i vari beneficiari del reddito di cittadinanza? Ecco alcuni esempi.

Se sei una persona che vive da sola, hai diritto ad un RdC fino a 780 euro al mese, di cui fino a 500 euro come integrazione al reddito e 280 euro di contributo per l’affitto, oppure 150 euro di contributo per il mutuo.

Se fai parte di una famiglia composta da 2 adulti e 2 figli minorenni, il tuo nucleo familiare può percepire fino a 1.180 euro al mese di RdC, di cui fino a 900 euro mensili come integrazione al reddito e 280 euro di contributo per l’affitto, oppure 150 euro di contributo per il mutuo.

Se fai parte di una famiglia composta da 2 adulti, 1 figlio maggiorenne e 1 figlio minorenne, il tuo nucleo familiare può percepire un Reddito di cittadinanza fino a 1.280 euro mensili, composto da una integrazione reddituale fino a 1.000 euro più 280 euro al mese di contributo per l’affitto, oppure 150 euro di contributo per il mutuo.

Se fai parte di una famiglia composta da 2 adulti, 1 figlio maggiorenne e 2 figli minorenni, il tuo nucleo familiare ha diritto ad un Reddito di cittadinanza fino a 1.330 euro al mese, con una integrazione al reddito fino a 1.050 euro e un contributo per l’affitto o per il mutuo pari a, rispettivamente, 280 euro o 150 euro.

Se sei un pensionato che vive da solo e non ha una casa di proprietà, puoi accedere ad una PdC di 780 euro al mese, comprensiva di un contributo di 150 euro per l’affitto.

Se sei un pensionato, vivi da solo, hai una casa di proprietà e ricevi solo una pensione di invalidità, al posto di quest’ultima puoi ricevere una Pensione di cittadinanza di 630 euro mensili.

Se fai parte di una coppia di pensionati, che vive in un appartamento in affitto, avete diritto ad una integrazione alla pensione che possa garantirvi di raggiungere un importo di 1.032 euro al mese.

Ovvio che con simili integrazioni di reddito si disincentiva i percettori dal cercare un lavoro in regola, soprattutto dove il costo della vita è inferiore, come nel Mezzogiorno, dove poi i percettori arrotondano con lavoretti salutari in nero arrivando di fatto a guadagnare ben di più di un lavoratore in regola, soprattutto nei campi dove gli stipendi sono più bassi.

Se non si riesce a cancellare, come quota 100, pure il reddito di cittadinanza, è doveroso intervenire per ridurre l’erogazione di quello che la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha definitometadone di Stato”, anche riducendone l’importo capitario e parametrarlo al diverso costo della vita nelle varie località d’Italia, in modo da assicurare un’effettiva uguaglianza tra i cittadini.

Ecco come la graffiante matita di Domenico La Cava interpreta la situazione.reddito di cittadinanza

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