Autovie Venete, scoperti i maxievasori del pedaggio autostradale

Operazione della Polizia stradale del Friuli Venezia Giulia. In tre mesi rilevate 44 violazioni a carico di 5 autotrasportatori stranieri. 

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maxievasori del pedaggio

Le verifiche su strada effettuate in collaborazione fra la Polizia Stradale del Friuli Venezia Giulia e personale qualificato di Autovie Venete contro i maxievasori del pedaggio autostradale cominciano a dare i primi frutti.

In soli tre mesi (giugno, luglio e agosto) – ovvero da quando è stata attivata la task force – sono state rilevate 44 violazioni a carico di 5 autotrasportatori stranieri che avevano evaso il pedaggio autostradale per un importo complessivo di 2.850 euro. Durante il fermo su strada, la Concessionaria è riuscita a recuperare 1.550 euro di crediti esigibili per pedaggi non corrisposti.

La fenomenologia dei conducenti (spesso provenienti dal Centro-Est Europa), che percorrono l’autostrada ed eludono il corrispettivo in denaro da versare poi al casello, si è acuita nell’ultimo anno. E’ in aumento il numero dei conducenti che, dopo aver inserito il biglietto nella macchinetta dell’esazione, premono il pulsante rosso di apertura del casello dichiarando l’impossibilità di pagare e ritirando il cosiddetto rapporto di mancato pagamento. Gli stessi, poi, non si presentano entro 15 giorni ai Centri di assistenza clienti per pagare la somma dovuta, né la corrispondono in altro modo.

Questa condotta, di pura omissione, oltre che rappresentare un inadempimento contrattuale nei confronti della Concessionaria autostradale, costituisce una violazione amministrativa prevista dall’art. 176 del comma 11 e 21 comma del Codice della Strada che prevede un’ammenda di 87 euro più due punti di penalizzazione sulla patente.

Da qui la decisione, presa di comune accordo da Autovie Venete e da Polizia Stradale, di intervenire con un protocollo d’intesa firmato a febbraio, che rappresenta l’aggiornamento del protocollo siglato nel 2018. La strategia di lotta ai maxievasori del pedaggio prevede la predisposizione di una particolarelista nera” di super evasori stranieri che non possono essere rintracciati accedendo direttamente alle banche dati interazionali. Sfruttando invece i sistemi integrati di videosorveglianza di Autovie e Polizia Stradale e con l’inserimento nel sistema elettronico dei flussi stradali, le forze dell’ordine sono in grado di individuare e intercettare su strada i veicoli dei maxi evasori, notificando agli stessi autisti le violazioni pregresse. Compito poi di Autovie Venete è intraprendere le azioni opportune per il recupero del credito

«Il sistema appare efficace – commenta il comandante del Centro operativo Autostradale, il vice questore della Polizia di Stato, Gianluca Romiti -. La sinergia stretta tra la Polizia Stradale e la Concessionaria autostradale rappresenta un unicum nazionale riguardo alle azioni di contrasto del fenomeno elusivo, soprattutto quando perpetrato a bordo di veicoli immatricolati all’estero. Confidiamo in un profondo effetto deterrente e che questo messaggio di legalità lanciato da Autovie Venete e dalla Polizia di Stato si diffonda nel sistema dell’autotrasporto internazionale delle merci».

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