Una scalinata in porfido, pietra del Trentino, per collegare tra loro, a Rovereto, l’attuale rinnovato Sacrario Militare di Castel Dante, che custodisce le spoglie di oltre 20.000 soldati italiani e austroungarici caduti nel corso della Prima Guerra Mondiale, e la monumentale Campana dei Caduti sul sovrastante Colle di Miravalle. La proposta lanciata da Paolo Farinati, già assessore comunale di Rovereto, è volta a collegare fisicamente le due strutture e a realizzare un percorso storico-didattico per raccontare gli eventi del Novecento, oltre che per renderlo sicuro e percorribile a tutti, disabili compresi.
«Sono i luoghi e i boschi della mia infanzia, essendo io di Lizzanella, che spesso frequento ancora e che vorrei fossero giustamente valorizzati, stanti i molti accadimenti della storia lì avvenuti. Per la realizzazione della suddetta scalinata si potrebbero coinvolgere i capaci lavoratori del Progettone – dice Farinati-. L’obiettivo finale è costruire un percorso a gradoni al posto dell’attuale disagevole sentiero, con annesso servizio di piattaforma monta carrozzineper trasportare anziani e disabili. Ogni circa 100 metri, su idonee piazzole allestite anche con delle panchine, si potrebbero posizionare dei pannelli informativi, per raccontare, di volta in volta, episodi della storia del Novecento. Un breve itinerario educativo fino a giungere alla Campana dei Caduti».
Secondo Farinati «per Rovereto potrebbe essere un nuovo punto di riferimento del turismo “impegnato”, ovvero quello che va a scoprire quanto accaduto durante i grandi conflitti bellici del Novecento, come dimostrano i numeri delle visite alle strutture fortificate della nostra zona recentemente restaurate. Inoltre, un prezioso luogo di didattica all’aperto per le scolaresche, che potrebbero prepararsi alla visita degli spazi della Fondazione Campana dei Caduti, percorrendo la scalinata accompagnati da guide che illustrano loro le varie tappe del percorso. Oltretutto, si creerebbe un accesso pedonale alla Campana dei Caduti, cosa che avrebbe il pregio di una maggiore sostenibilità rispetto all’obbligo attuale di raggiungerla praticamente solo con mezzi a motore. Oltre a consentire, campanilisticamente parlando, un accesso diretto rimanendo sempre sul territorio comunale di Rovereto».
Realizzare la scalinata potrebbe essere un investimento ad un costo molto contenuto, magari inserendolo nel previsto Piano di riqualificazione del Parco dei Lavini e del Monte Zugna. «Un’iniziativa utile anche per migliorare una parte della città spesso trascurata, capace di dare a Rovereto una rinnovata caratura internazionale, valorizzando con un legame fisico due emblemi universali della nostra città. Io ci credo. Un cortese invito all’amministrazione cittadina, quantomeno, a rifletterci».
Intanto, definisce la proposta lasciata da Farinati «meritevole di essere considerata con la dovuta considerazione» il Reggente della Fondazione Campana dei Caduti, l’ambasciatore Marco Marsilli, secondo cui «a mio avviso, piuttosto che “urbanizzare” un percorso che considero nella sua situazione attuale bello e suggestivo, riterrei più opportuno migliorarne la viabilità con misure per così dire “naturali”, tendenti ad eliminare o comunque smussare i punti più impervi dell’esistente sentiero, rendendolo di conseguenza più accessibile. Anche la cartellonistica, pur già oggi presente, potrebbe risultare oggetto nella circostanza di un opportuno “restyling”. Un intervento siffatto, oltre ad essere rispettoso dell’ambiente, potrebbe tradursi in esborsi finanziari decisamente minori».
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