Diaspora M5s, altri 37 attivisti in Emilia Romagna lasciano il Movimento

Continua la fuga vero altri lidi della creatura di Conte fu di Grillo. 

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diaspora m5s

Per Giuseppe Conte, neo intronizzato leader del Movimento 5 stelle fu Grillo, la sfida più impellente non è tanto la battaglia contro i mulini a vento del reddito di cittadinanza, ne l’appuntamento elettorale delle amministrative del 2-3 ottobre prossimo: il problema più grande è arginare la continua diaspora M5s di eletti a qualsiasi livello dalle fila del fu Movimento di Grillo, molti dei quali hanno aderito a “MovExit” dopo il cambio di statuto e la sua proclamazione a presidente.

Le ultime uscite sono in Emilia Romagna, 37 in totale, tra i quali 5 consiglieri comunali in carica, 6 ex consiglieri comunali e 26 attivisti delle provincedi Bologna, Ferrara, Forlì, Parma, Piacenza e Reggio Emilia. Nell’elenco figurano anche Simone Benini, candidato alla presidenza della Regione nel 2020 e consigliere a Forlì, i consiglieri in corso di mandato Rossana Cepi e Luca Rossi di Rubiera, Mauro Pernarella di Correggio, Elena Rossini di Fiorenzuola d’Arda e Marco Signori di Bagnolo in Piano. Oltre agli ex consiglieri Elena Piancastelli di Imola, Manuela Bertani e Marco Bertani di Correggio, Francesca Giusti di Bagnolo in Piano, Daniele Vergini di Forlì e Daniele Ghirarduzzi, in passato candidato sindaco a Parma.

La diaspora M5s emilianoromagnola coincide con l’avvicinamento versoL’Alternativa c’è”, la formazione nata dall’unione dei parlamentari espulsiper non aver votato la fiducia al governo Draghi e che ora vuole mettere radici, unendo le forze con i coordinamenti locali degli ex Cinquestelle che hanno deciso di cancellare la propria iscrizione in protesta con il nuovo corso.

La diaspora M5s il 1° settembre darà origine ad un primo raduno, in videoconferenza, per l’assemblea nazionale dei territori, promossa da un coordinamento spontaneo di referenti regionali costituitosi ad hoc. Il tema sarà “Verso la costituzione di un nuovo soggetto politico” con lo scopo di accelerarne il percorso. All’evento ci saranno anche i deputati Pino Cabras, Andrea Colletti, Emanuela Corda, Jessica Costanzo, Alvise Maniero e Arianna Spessotto, oltre ai senatori Luisa Angrisani e Mattia Crucioli e l’europarlamentare Rosa D’Amato.

La diaspora M5s è un grattacapo in più per Conte, che dovrà difendere uno dei capisaldi del grillismo dall’attacco del centro destra (Fratelli d’Italia e Forza italia in primis), cui s’è aggiunta anche la Lega, e pure una scheggia delle sinistre con l’Italia Viva di Renzi che intende promuovere un referendum abrogativo del provvedimento clientelare grillino. Per l’ex premier pugliese di belle speranze sarà una sorta di “battesimo del fuoco” in politica, una prova di dialogo più stretto col Pd, anch’esso in forte crisi d’identità, per capire se l’asse più volte sottolineato anche da EnricoStai SerenoLettaha un futuro.

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