A Bruxelles la Commissione europea utilizza la politica dei due pesi, due misure: da una parte, strilla per convincere gli europei a ridurre la propria impronta carbonica entro il 2030 con il piano “Fit for 55” presentato a luglio scorso, anche se questo costerà un bagnodi sangue all’economia europea; dall’altro, non si fa scrupoli nel ritoccare al rialzo, per ben due volte una a poca distanza dall’altra, il budget per i voli con l’aerotaxi, i voli blu che più blu non si può di quella che si può battezzare come Air Ursula.
Ecco, la Commissione guidata da Ursula von der Layen, non paga di avere ritoccato subito dopo la sua nomina la voce dei viaggi con aerotaxi da 7,14 milioni di euro a 10,7 milioni di euro/anno, ecco che ora provvede ad un nuovo rialzo di 3 milioni dei fondi di Air Ursula, portando la voce dei voli blu che più blu non si può a ben 13,5 milioni di euro all’anno a servizio della Commissione e dei funzionari europei. Ecchissenefrega se i voli con l’aereo, anche con quelli di piccola dimensione, sono considerati tra i mezzi di trasporto persone con più capacità inquinante, quindi climalterante, tra le modalità disponibili, con il treno che batte tutti.
Certo, di mezzo c’è sempre la solita scusa della sicurezza personale in epoca di Covid-19 (una scusa già sentita dalle parti della presidenza del Senato italiano, altra realtà che impiega con larghezza gli aerei executive della flotta di Stato a disposizione delle alte cariche della Repubblica) e, soprattutto, la riduzione dell’offerta dei collegamenti commerciali, sempre a seguito del calo della domanda di viaggio da parte degli europei, ma…. Da qui a spendere ben 13,5 milioni di euro dei contribuenti e ad inquinare un botto ce ne corre.
Tanto più che in tema di sprechi e di inquinamento c’è sempre quella vecchia questione della navetta delle attività del Parlamentoeuropeo tra Bruxelles (sede della Commissione e luogo di seduta delle commissioni parlamentari) e Strasburgo (sede del Parlamento europeo e delle sedute plenarie), una spola di 450 km che costa ai contribuenti europei 114 milioni di euro, quando sarebbe logico concentrare tutte le attività parlamentari nella cittadina alsaziana, anche a tutto vantaggio delle minori emissioni inquinanti, pari a 19.000 tonnellate di CO2. Ma per questo aspetto la signora von der Layen non ha tempo…
Ecco come la graffiante matita di Domenico La Cava interpreta la situazione.
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