“Zubocistki”, una finestra sugli oriundi del Tesino (Trentino) che vissero in Russia

La mostra curata da Nicola Sordo ospitata negli spazi espositivi del Consiglio provinciale di Trento. 

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Zubocistki
Angelo Fratini e Virginia Guidi, protagonisti della mostra mostra Zubocistki allestita presso gli spazi del Consiglio provinciale di Trento.

Zubocistki” è una mostra (e un libro-catalogo, presto anche un video-documentario) che fa viaggiare, nello spazio e nel tempo, portando dalla valle del Tesino nel Trentino orientale fino in Russia, a San Pietroburgo e a Mosca. Riporta indietro alla fine dell’Ottocento, rievocando l’epopea dell’emigrazione trentina e quella in particolare dei cròmeri tesini, i caparbi venditori ambulanti di stampe e poi negozianti e poi ancora editori di successo. La storia viene tutta dalla soffitta e dal baule dei ricordi di famiglia: è Nicola Sordo ad averla tirata fuori, pazientemente ricostruita come un puzzle e ora raccontata con una esposizione originalmente architettata, quasi al modo di una messinscena teatrale.

La mostra, inaugurata dal presidente del Consiglio provinciale, Walter Kaswalder, prosegue nel percorso di valorizzazione di storiadelle “terre alte” del Trentino. Al centro del racconto c’è Virginia Guidi, che in Russia sposa prima il fabbricante di mattoni Nicola Bogdanovich, poi Angelo Fratini, che dal Tesino approda al famoso negozio dei Daziario a San Pietroburgo, ne diventa direttore e infine proprietario, non senza assumere più tardi anche il ruolo di viceconsole italiano. Alla vernice era presente la moglie dell’ultimo discendente dei Daziario, giunta appositamente e orgogliosamente da Vicenza.

Nicola Sordo è figlio di Giorgio, che era figlio di Olga Bogdanovich, figlia di Virginia. Nicola ha raccontato di essere stato tre volte in Russia a riscoprire le tracce della memoria familiare, visitando luoghi e sentendo persone lungo una trama affascinante. Il lavoro – durato oltre un biennio – è destinato a durare, esposto anche in altre sedi e con l’obiettivo di diventare punto di partenza di uno spazio permanente.

Perché “Zubocistki”? «Si tratta – spiega Nicola Sordo – di una delle poche parole di russo che si ricordano ad oggi in famiglia. Significastuzzicadenti”’, una di quelle cose che si imparano da bambini, quando si sta a tavola».

La mostra è visitabile fino al 10 settembre nella sede del Consiglio provinciale di Trento a palazzo Trentini (via Manci 27) ad ingresso libero con orario lunedì-venerdì 9.30-18.30, sabato 9.30-12.30.

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