Sarà consegnato a breve al ministero per le Infrastrutture e la mobilità sostenibile il progetto di fattibilità tecnica ed economicadell’intero tracciato della Ciclovia del Garda: a Riva del Garda i tre assessori alle infrastrutture e turismo di Trentino, Lombardia e Veneto (rispettivamente Roberto Failoni, Claudia Maria Terzi e Elisa De Berti) si sono trovati e, dopo avere fatto un sopralluogo con un’imbarcazione del vigili del fuoco rivani, hanno presentato il progetto preliminare della Ciclovia del Garda.
La Ciclovia del Garda è una sfida importantissima non solo per Trentino, Veneto e Lombardia, ma per l’intero territorio italiano. Si tratta infatti di realizzare un percorso ciclopedonale straordinario e audace, lungo quasi 170 km attorno al lago più grande e turistico d’Italia, che dovrà attraversare pareti rocciose alte oltre 1.000 m e collocarsi tra l’infrastruttura stradale ed il lago.
Sul tratto trentino in questo momento sono stati aperti 2 cantieri, di cui uno è già concluso, la progettazione definitiva ed esecutiva per alcuni lotti è già stata avviata e si prevede di terminare la realizzazione del tracciato lungo la sponda ovest entro il 2025.
L’opera consiste in un anello ciclo-pedonale attraverso le tre regioni bagnate dal Lago di Garda. Il costo complessivo è di 344.500.000 euro ripartito come segue: 80.000.000 euro il Trentino per realizzare circa 20 nuovi chilometri di tracciato; 120.500.000 euro la regione Veneto per realizzare circa 67 km; 144.000.000 euro la regione Lombardia per realizzare circa 80 km.
Attualmente il Trentino ha avviato con finanziamenti propri, della Comunità Alto Garda e Ledro ed anticipazioni dallo Stato i lavori della prima unità funzionale della Ciclovia del Garda tra Riva del Garda e la galleria di Orione, di cui sono terminati questa primavera gli interventi in parete in corrispondenza del “tracciato del Ponale”. Della prosecuzione dell’opera lungo la costa ovest, quindi fino al collegamento con il comune di Limone si sta occupando il nuovo commissario.
Anche nelle Regioni Veneto e Lombardia sono stati avviati i lavori in alcuni tratti beneficiando di finanziamenti del Fondo comuni di confine erogati dal Trentino il cui iter è partito alcuni anni fa; in particolare è stato terminato il tratto in corrispondenza del comune di Limone sulla sponda bresciana e sono in corso i lavori nel comune di Brenzone sulla sponda veronese.
«Questo progetto unitario e condiviso fra regioni contermini favorirà lo sviluppo di un turismo più sostenibile, con collegamenti di intermodalità tra barca e bici. L’opera offrirà l’opportunità di percorrere il perimetro del Lago di Garda, quasi interamente lungo le sponde, a pochi metri dall’acqua. Partendo dal centro di Peschiera del Garda si potrà raggiungere Malcesine, per poi attraversare il lato Trentino a nord, e ridiscendere la riva Lombarda – ha detto la vicepresidente della Regione del Veneto e assessore ai lavori pubblici, Elisa De Berti -. Il risultato che oggi abbiamo raggiunto è frutto di un lavoro di concertazione fra istituzioni, ma anche fra rispettivi uffici tecnici che hanno sviluppato un progetto di fattibilità che sta per essere inviato al MIMS per l’approvazione. Il cicloturismo e, in generale, la mobilità ciclabile, sono da tempo tra gli obiettivi prioritari della giunta regionale del Veneto».
Per De Berti «le ciclovie nazionali, come questa del Garda, sono pensate non solo come progetti infrastrutturali, ma come progetti di territorio, paesaggio, con un risvolto sociale. Lungo il Garda vedremo realizzata un’opera di valenza nazionale ed internazionale, che sarà utile anche per la mobilità sostenibile tra i centri abitati di Peschiera del Garda – Castelnuovo del Garda – Lazise – Bardolino – Garda – Torri del Benaco – Brenzone sul Garda e Malcesine, a loro volta connessi con gli altri comuni della riviera gardesana della Lombardia e Trentino».
Per l’assessore al turismo del Trentino, Roberto Failoni, «la Ciclovia del Garda è una sfida importantissima non solo per Trentino,Veneto e Lombardia, ma per l’intero territorio italiano che avrà importantissime ricadute positive sul turismo, sullo sport, sulle attività ricreative e per il tempo libero, sulla cultura e, non da ultimo, sulla mobilità sostenibile in un’area fortemente trafficata».
Claudia Maria Terzi, assessore lombardo alle infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile, «il Garda è famoso a livello internazionalee la Ciclovia non potrà che potenziarne la vocazione turistica, offrendo una nuova opportunità da mettere in campo a livello di marketing territoriale. Il tratto lombardo si snoderà lungo la sponda del lago, per uno sviluppo complessivo di circa 80 km, attraversando 14 comuni: Limone sul Garda, Tremosine, Tignale, Gargnano, Toscolano Maderno, Gardone Riviera, Salò, Puegnano sul Garda, Manerba sul Garda, Moniga del Garda, Padenghe sul Garda, Lonato, Desenzano del Garda, Sirmione. In ognuno dei comuni attraversati sono presenti centri storici, elementi di interesse ambientale, architettonico e naturalistico, oltre ovviamente al lago, che generano attrattività e rendono strategica la realizzazione di questa infrastruttura. La Ciclovia del Garda migliorerà la mobilità sostenibile nelle località che si affacciano sul lago e darà un forte impulso al cicloturismo, fenomeno in crescita che va incentivato attraverso un’infrastrutturazione funzionale e accurata. La Ciclovia potrà contare inoltre sull’intermodalità con altri sistemi di trasporto, in particolare ferroviario e lacuale, per favorire una fruizione diffusa e sulle lunghe distanze. Sono convinta che la collaborazione istituzionale con Veneto e Trentino porterà a risultati importanti per i nostri territori».
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