Nella quarantaquattresima sessione 2021 del Comitato del Patrimonio dell’Umanità Unesco che si è riunito a Fuzhou nella Cina sudorientale, l’Italia ha fatto tris: dopo la concessione del titolo di Patrimonio dell’Umanità al ciclo pittorico di Padova Urbs Picta e a Montecatini Terme inserita tra le Grandi città termali d’Europa, ora tocca ai portici di Bolbogna. Con i tre nuovi riconoscimenti, l’Italia torna ad essere il Paese che in assoluto ha più beni Unesco, con ben 58 siti Patrimonio dell’Umanità.
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Il direttore de “il NordEst Quotidiano”, Stefano Elena, ha intervistato per “Focus” di “ViViItalia Tv” il sottosegretario del ministero dei Beni culturali, Lucia Borgonzoni, per fare il punto della situazione e delineare i prossimi possibili sviluppi in termini culturali e turisticidelle ricchezze del Paese, spesso sottovalutate e poco conosciute anche dagli stessi italiani.
«Proprio per questo, anche grazie al Pnrr, il ministero ha delineato un piano di sviluppo destinato a promuovere e a fare conoscere le centinaia di località a torto definite minori d’Italia – dice Borgonzoni – conosciute poco o nulla, che spesso posseggono beni culturali, ambientali ed anche enogastronomici unici. Come ministero intendiamo fare un piano che supporti anche queste realtà a farsi conoscere ed apprezzare, in Italia e nel mondo».
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