Friulia, nel 2020 interventi per oltre 40 milioni e oltre 300 micro aziende servite

L’assemblea degli azionisti approva il bilancio. Zilli: «un buon operato a sostegno future sfide delle Pmi».

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Friulia
L'assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, con la presidente di Friulia Spa, Fedrica Seganti

L’assemblea degli azionisti di Friulia ha approvato il bilancio della finanziaria regionale al 31 dicembre 2020. L’esercizio appena concluso ha visto Friulia impiegare oltre 40,6 milioni di euro in 20 operazioni totaliche hanno coinvolto diverse realtà del tessuto economico del Friuli Venezia Giulia: un valido accompagnamento per la ripartenza in un periodo senza precedenti caratterizzato dalla drammatica pandemia Covid-19. In particolare, sono stati attuati interventi finalizzati al sostegno della crescita sia organica che per linee esterne, all’accompagnamento manageriale, al finanziamento alternativo d’impresa e al rilancio aziendale.

Tra i principali indicatori analizzati, l’utile netto si è attestato sui 4,6 milioni di euro, mentre il valore complessivo degli interventi è arrivato a 190 milioni di euro (+10% rispetto al 2019) in 94 aziende partecipate (80% PMI), rappresentative di 10.800 dipendenti e il cui fatturato aggregato è pari a circa 2,7 miliardi di euro: numeri rilevanti che – sommati a quelli delle partecipate strategiche Autovie Venete, Fineste Interporto Trieste – corrispondono a poco meno del 10% del fatturato e dei dipendenti delle società di capitali con sede in Friuli Venezia Giulia.

Friulia si è poi resa protagonista per aver intrapreso diverse operazioni di “finanza innovativa” che in questi anni hanno permesso a numerose aziende di accedere a forme di finanziamento in maniera più semplice e con un iter agevolato: grazie a tali strumenti è stato possibile accelerare lo sviluppo di 303 microimprese che hanno potuto beneficiare di risorse finanziarie flessibili per un controvalore complessivo di 8,1 milioni di euro ed essere vicini ai settori più colpiti dalla pandemia – quali il turismo  – attraverso il Turismo Multiloan FVG.

Tra gli strumenti maggiormente impiegati, i “Minibond” che, nel 2020, hanno superato la quota di 16,4 milionidi euro confermandosi tra le principali fonti alternative e complementari ai finanziamenti bancari.

Il 2020 ha inoltre visto la strutturazione e la negoziazione di tre importanti operazioni concluse nei primi mesi del 2021, che hanno consentito di riorganizzare il tessuto delle partecipazioni della finanziaria regionale.

Friulia – insieme ai principali istituti bancari, ai confidi e alle associazioni artigianali regionali – ha conclusol’aumento di capitale in PerMicro, il principale operatore di microcredito in Italia con l’obiettivo di stringere un’alleanza strategica per lo sviluppo del microcredito nella regione Friuli Venezia Giulia, che ancora mancava di un operatore di rilievo nel settore.

Per facilitare lo sviluppo e la crescita del commercio e dell’intermodalità in regione, Friulia ha poi favorito l’entrata di Duisport, il più grande terminalista intermodale a livello globale, nel capitale sociale dell’Interporto di Trieste. Grazie a questo accordo, Friulia ha supportato lo sviluppo e l’internazionalizzazione di un’azienda strategica per lo sviluppo del territorio, contribuendo a rendere il sistema infrastrutturale regionale uno degli hub chiave per l’arrivo e l’inoltro delle merci.

Tra le principali operazioni progettate nel corso del 2020, rientra anche l’aumento di capitale di 3,1 milioni di euro di Friulia nei confronti di Biovalley Investments Partner S.p.A. (BIP S.p.A.) – holding industriale specializzata nella ricerca, commercializzazione e vendita di farmaci orfani ed in investimenti in società innovative operanti nei mercati delle tecnologie avanzate per la medicina. L’operazione ha permesso di integrare in BIP il Business Innovation Center (BIC Incubatori FVG), nato nel 1986 come secondo incubatore certificato italiano, favorendo così la creazione a Trieste di un polo del BioHighTech di importanza nazionale e internazionale composto da 13 aziende per un consolidato complessivo di 7,8 milioni di euro.

L’assemblea degli azionisti ha poi provveduto alla nomina delle cariche del consiglio d’amministrazione. Federica Seganti è stata confermata come presidente e amministratore delegato, mentre Barbara Bortolussi, Francesco Clarotti, Lucia Cristina Piu e Mario Pellegrini manterranno la carica di consiglieri.

«Rinnovare la fiducia al presidente e al consiglio di Friulia significa innanzitutto premiare il loro lavoro svolto fino ad oggi ma anche e soprattutto dare continuità all’opera di sostegno al mondo imprenditoriale regionale – ha dichiarato l’assessore alle finanze della Regione, Barbara Zilli -. In un momento importante e straordinario qual è quello della ripartenza post Covid-19 è importante che la finanziaria della Regione porti avanti il lavoro iniziato nel periodo pandemia, potenziando le strategie fino ad ora messe in atto, riservando al contempo una attenzione particolare e puntuale a favore non solo delle grandi aziende presenti in Friuli Venezia Giulia ma anche delle medie, piccole e piccolissime imprese del territorio. A ciò si aggiunge infine la necessità di dare maggiore attenzione, nel più breve tempo possibile, a nuovi strumenti finanziari che possano essere di supporto alle esigenze espresse dall’intero comparto produttivo regionale».

«Anche il bilancio di quest’anno presenta numeri positivi che dimostrano la solidità dell’assetto societario e finanziario di Friulia, che ha superato con successo la crisi legata alla pandemia – ha sottolineato il presidentedi Friulia, Federica Seganti -. Il bilancio chiuso lo scorso 31 dicembre ha infatti visto aumentare fino a 190 milioni di euro gli investimenti a sostegno dello sviluppo di 94 aziende partecipate, con una crescita del 10% rispetto al 2019. Un risultato non scontato che è il frutto di una strategia ben precisa che guarda al risultato nel lungo periodo».

«La missione della finanziaria (di cui la Regione detiene il 78,40% del capitale sociale) verrà ulteriormente rafforzata nel prossimo triennio – ha aggiunto Zilli – in forza della necessità di sostenere le professionalità e le alte competenze delle nostre aziende friulane e giuliane e soprattutto nella ricerca di nuovi ambiti operativi».

Per Zilli «in particolare devono essere sostenuti gli investimenti nel settore turistico-ricettivo per elevarel’offerta con ristrutturazioni e rinnovi degli immobili, per la riqualificazione e rigenerazione urbana che permetta di migliorare e aumentare i servizi, favorire l’accessibilità e la mobilità sostenibile. Vanno quindi favoriti interventi strategici per infrastrutture, logistica, settore terziario, con il sostegno a innovazione tecnologica, digitalizzazione e competitività».

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