In città è pericolo monopattini

Recepire anche in Italia la Direttiva “Speed-ebikes” che consente di spostarsi ecologicamente anche su percorsi suburbani. 

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pericolo monopattini

Nelle città di ogni dimensione è pericolo monopattini, mezzi sdoganati in tutta fretta a macchia di leopardoprima in regime sperimentale da varie città, poi in senso generalizzato in tutto il Paese, con il risultato che i marciapiedi sono ormai tappezzati da mezzi appoggiati ai muri degli edifici (quando va bene) o gettati a terra (quando va male), con persone incoscienti che sfrecciano sui marciapiedi e sul sedime stradaleanche in contromano fregandosene dei pedoni.

Di fatto, il pericolo monopattini sta diventando preoccupante, sia per gli utenti che rischiano di cadere a terra se centrano una buca, che per i pedoni che rischiano l’investimento.

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In questa situazione, ci si chiede perché il governo italiano non abbia puntato con maggiore decisione e convinzione sulle biciclette, sia muscolari che a pedalata assistita, anche in considerazione che il monopattino è un prodotto quasi interamente di importazione (produzione quasi per intero in Cina), mentre la produzione delle biciclette è soprattutto italiana (leader europeo), con un’articolata filiera presente soprattutto in Veneto e Lombardia.

Soprattutto, ci si chiede perché l’Italia s’ostini a non applicare la seconda parte del regolamento europeo 2013/168, entrato in vigore il 1° gennaio 2017, quello che riguarda le cosiddette “Speedebike”, le biciclette a pedalata assistita che, a differenza di quelle già autorizzate, consentono di sviluppare una velocità di 45 km/h anche senza pedalare grazie alla presenza di un acceleratore.

Di fatto, le “Speed-ebike” sono delle concrete alternative ai motorini da 50cc, con il vantaggio che non inquinano e consentono di ampliare la fascia d’impiego delle biciclette a pedalata assistita anche a percorsi suburbani grazie alla maggiore autonomia e velocità di punta.

Come per i “cinquantini”, le “Speed-ebikedevono essere targate, omologate e assicurate, oltre che guidate solo da persone in possesso di un patentino.

Ecco, “Lo Schiacciasassiauspica che anche in Italia le “Speed-ebikepossano circolare modificandol’articolo 50 del Codice della Strada, anche per evitare che i turisti (soprattutto austriaci e tedeschi) che arrivano in Italia con le loro bici vengano fermati e sottoposti a controllo da parte delle forze dell’ordine, salvo essere lasciati liberi di circolare.

Ecco, il loro sdoganamento anche in Italia, magari al posto del pericolo monopattini, sarebbe cosa buona e giusta, oltre che doverosa, visto che l’Unione europea fa obbligo a tutti i paesi aderenti ad adeguarsi alla normativa comune, come lo sono i regolamenti. E l’Italia è in ritardo da 4 anni

Ecco come la graffiante matita di Domenico La Cava interpreta la situazione.pericolo monopattini

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