Il porto di Trieste cresce e si sviluppa con infrastrutture a mare, ma anche con le nuove funzioni di integrazione logistica verso l’entroterra della regione con l’avviamento del progetto pilota che collegherà temporaneamente il molo V dello scalo giuliano all’interporto di Cervignano, che diventerà una sorta di “banchina temporanea” per una nuova prova su due servizi ferroviari internazionali già attivi sullo scalo giuliano: Norimberga-Trieste (in arrivo) e Trieste-Karlsruhe (in partenza).
Il primo test ha visto partire sabato il treno da Norimberga con la nuova sosta presso l’impianto di Cervignanoe l’arrivo odierno al molo V dello scalo giuliano, grazie alla collaborazione con Mercitalia Rail, principale impresa ferroviaria nazionale. La seconda fase di test sarà sperimentata su un collegamento in partenza dal molo V per Karlsruhe, con il supporto di Adriafer, gestore unico di manovra e impresa ferroviaria di “short-haulage” del porto di Trieste. Anche questo treno sosterà a Cervignano per ripartire il giorno dopo per la Germania con Eccorail, impresa ferroviaria austriaca di punta che ha iniziato a operare servizi ferroviari sul porto di Trieste.
L’operazione vede protagonisti oltre al terminal Samer Seaport e all’interporto di Cervignano, DFDS come operatore “Ro-Ro” che da Trieste collega il Mediterraneo con il Mar del Nord anche attraverso la rete ferroviaria del porto giuliano, mentre Alpe Adria, integratore logistico e multimodale, tocca il ruolo di messa a sistema.
L’operazione nel suo complesso mira a creare una banchina estesa ferroviaria, capace di generare un aumento di capacità del sistema, grazie al tapis-roulant logistico che dai terminal portuali si estenderà capillarmente alle aree interne degli interporti, con un ruolo chiave per Cervignano, grazie al suo posizionamento baricentrico di hub ferroviario e autostradale.
«Verificati e misurati i primi risultati – spiega il presidente dell’Autorità portuale, Zeno D’Agostino – sarà naturale attivare il coinvolgimento degli altri terminal portuali, degli altri interporti e delle compagnie marittime per offrire capacità e servizi a valore aggiunto anche nell’entroterra e rendere sempre più competitive le catene logistiche anche a servizio del sistema industriale del Friuli Venezia Giulia».
«Il progetto pilota – aggiunge, l’amministratore delegato di Alpe Adria, Antonio Gurrieri – è aperto perché attiverà le sinergie con operatori e altre imprese ferroviarie che gravitano o operano all’interno del sistema logistico regionale, così da poter garantire lo sviluppo neutrale, flessibile e sostenibile».
«Con grande entusiasmo e impegno accogliamo questa sfida – afferma Lanfranco Sette, presidentedell’Interporto – che configura Cervignano quale banchina estesa e nodo logistico di riferimento per il sistema portuale di Trieste e Monfalcone».
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