Coprifuoco, da stasera scatta alle 23.00

Parzialmente soddisfatti gli operatori dei pubblici esercizi, ma il problema fondamentale rimane l’esiguità degli indennizzi per i danni derivanti dalla chiusura o dalle aperture parziali. 

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Da stasera si cambia: il coprifuoco scatta alle ore 23.00, in attesa che dal 1° giugno arrivi alle ore 24.00 per poi scomparire definitivamente all’arrivo dell’estate. Gli operatori dei pubblici esercizi salutano la novitàcon soddisfazione, perché l’allungamento dell’orario consentirà di effettuare anche il secondo turno e di riportare quasi alla normalità l’attività di gran parte degli esercizi.

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Riaperture e allungamento degli orari per tanti, ma non per tutti: inspiegabilmente, continuano a rimanere totalmente chiuse le discoteche sia all’aperto che al chiuso, oltre alle piscine al chiuso.

Comunque sia, c’è stato un passettino in avanti, ma quanto finora fatto rischia di essere solo un palliativose la disposizione contenuta nel decretoSostegnibis in corso di approntamento continuerà a contenerela riduzione della percentuale di garanzia dei debiti garantiti dallo Stato accesi dalle imprese. Con la riduzione della garanzia c’è il rischio che le banche creditrici chiedano agli imprenditori un premio aggiuntivo, pena il rientro del credito con tutti i problemi di liquidità conseguenti, tanto che le organizzazioni datoriali sono in allarme rosso per il pericolo che molte imprese, soprattutto quelle più piccole e meno strutturate, possano chiudere definitivamente dopo un anno vissuto pericolosamente.

Rimane comunque il dubbio sulla reale efficacia del coprifuoco, come ha anche denunciato la Fipe Confcommercio, nel contenimento degli effetti pandemici. Con tutta probabilità qualche ministro ha ecceduto nello zelo, preferendo le chiusure indiscriminate delle imprese private rispetto ad effettuare controlli puntuali ed efficaci del rispetto delle norme anticontagio. Peccato solo che dei danni che scelte politiche molto discutibili e sanitariamente poco fondate hanno causato all’economia privata nessun politico di governo abbia preso il coraggio di indennizzare adeguatamente le vittime incolpevoli.

Ecco l’interpretazione della situazione da parte della matita graffiante di Domenico La Cava.coprifuoco

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