Il consiglio della Camera di commercio di Trento ha discusso e approvato il bilancio 2020, illustrato dal segretario generale dell’Ente, Alberto Olivo. Il documento contabile evidenzia come la gestione dello scorso anno ha comportato proventi di parte corrente per un totale pari a 15.283.860,42 euro, i quali sommati ai proventi finanziari di 431.658,14 euro e a quelli straordinari di 497.909,43 euro raggiungono la cifra totale di 16.213.427,99 euro. Gli oneri di parte corrente, invece, ammontano a 17.307.488,81 euro e quelli straordinari sono pari a 32.048,84 euro per un totale di 17.339.537,65 euro.
Il bilancio consuntivo 2020 chiude con segno negativo per 1.126.109,66 euro, che trova copertura negli avanzi patrimonializzati dalla Camera durante gli esercizi precedenti.
Nel corso del 2020, iniziato sotto i migliori auspici ma segnato fin da subito dall’insorgere della pandemia, l’Ente camerale ha voluto dare il proprio concreto contributo per far fronte all’emergenza e, per evitare inutili sovrapposizioni e dispersione di potenzialità, ha deciso di potenziare il finanziamento di due iniziative di sistema già previste dalla provincia di Trento. La prima è direttamente rivolta al sostegno delle imprese, la seconda riguarda le misure di contrasto del contagio e la promozione della competitività del sistema trentino. Complessivamente, lo stanziamento camerale è stato di 4,5 milioni euro.
Ulteriore novità, che ha caratterizzato l’esercizio 2020, riguarda l’incremento del 20% del diritto annuale per il triennio 2020-2022. Si tratta di un’importante risorsa che ha permesso alla Camera di commercio di Trento di aderire a tre progetti di sistema a valenza nazionale: “Punto impresa digitale”, “Formazione lavoro” e “Prevenzione crisi di impresa e supporto finanziario”. I primi due sono la prosecuzione di iniziative già attivate in passato, il terzo ha invece carattere innovativo e assolve alla nuova competenza assegnata alle Camere di commercio di rispondere alle segnalazioni di allerta delle imprese che si trovano in difficoltà e di fornire loro assistenza nella gestione delle fasi di composizione delle crisi aziendali.
Nel luglio dello scorso anno, la Provincia e la Camera di Commercio di Trento hanno inoltre firmato il nuovo accordo di programma per la XVI Legislatura, che ne concentra l’azione comune rispetto a precise aree di intervento quali la valorizzazione delle produzioni, le indagini economiche, la formazione e la digitalizzazione. Compatibilmente con le difficoltà introdotte dall’emergenza sanitaria – che hanno imposto la riprogrammazione di alcune iniziative e la sperimentazione di nuovi approcci operativi – le attività sono state svolte in un’ottica di continuità, garantendo alle imprese il massimo grado di efficienza nell’erogazione dei servizi.
«I dati della congiuntura economica provinciale – ha affermato il presidente della Camera, Giovanni Bort – certificano che nell’ultimo anno le nostre imprese hanno subìto un calo del fatturato di circa 3 miliardi di euro, pari al 9,3% del totale. A fronte di una situazione tanto drammatica, la Camera di commercio ha approvato un bilancio che si è proposto di alleggerire le conseguenze provocate dall’emergenza pandemica sull’economia locale, stanziando un cospicuo finanziamento a integrazione degli aiuti provinciali, destinando risorse a progetti di sistema a valenza nazionale e continuando a svolgere le proprie funzioni istituzionali, garantendo tutti i servizi e l’assistenza necessari all’imprenditoria locale, pur nel rispetto delle misure sanitarie».
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