La “due giorni” (per oggi e domani) organizzata a Roma dal collettivo dei pubblici esercizi aderenti a #IoApro, Partite Iva e altre associazioni del lavoro autonomo si è svolta all’insegna di una capitale blindata dal governo Draghi, con il ministro dell’Interno che ha mobilitato tutte le forze dell’ordine disponibili, piazzando blocchi sulle vie d’accesso alla città per fermare l’arrivo dei manifestanti con treni e autobus – 130 quelli organizzati ufficialmente – che sono calati a Roma dal nord e dal sud Italia, nonostante la questura avesse specificato che nessuna autorizzazione era stata concessa per manifestare. Nonostante questo il passa parola sui social è continuato sostenendo di voler comunque raggiungere piazza di Montecitorio.
La questura ha presidiato i punti di ingresso alla Capitale, controllando gli autobus in uscita ai caselli autostradali, ma in particolare la stazione Termini dove un centinaio di manifestanti sono stati fermati sulle banchine, bloccati per circa un’ora dallo schieramento delle forze dell’ordine.
All’insegna di slogan come “Riaperture subito!”, “Libertà, libertà!” e “Lavoro, Lavoro!” i manifestanti sono comunque riusciti a raggiungere le vie del centro
I manifestanti dell’associazione “#Ioapro” chiedono di riaprire le attività commerciali, ristoranti, pub, pizzerie o anche palestre e centri di bellezza, teatri, chiusi dalle restrizioni imposte dal Governo per contrastare la diffusione della pandemia. Tra i cartelli esposti “dalla padella di Conte alla brace di Draghi”, oppure, “Ristori inferiori al reddito di cittadinanza, vergogna”.
I manifestanti si sono radunati in piccoli gruppi in piazza San Silvestro, con l’intenzione di sfilare verso piazza Montecitorio, occupata dall’altra manifestazione. Via del Corso e le piazza limitrofe però sono state chiuse, con transenne e blindati, con le forze dell’ordine in temuta antisommossa. I manifestanti hanno ribadito la loro volontà di partecipare a una manifestazione pacifica. All’arrivo degli ultimi gruppi di manifestanti il corteo ha iniziato a sventolare la bandiera dell’Italia e gridare “Riaperture subito”.
La manifestazione ha quindi preso il via poco prima delle 15 in piazza San Silvestro, con cori e bandiere. E’ stato acceso qualche fumogeno rappresentativo del tricolore. Diverse centinaia di persone sulla piazza hanno poi cercato, come da programma, di muoversi verso piazza Montecitorio, senza risultato: le forze dell’ordine hanno impedito ai manifestanti di muoversi. Una serie di rappresentanti di “#IoApro” hanno chiesto, inutilmente, di potersi avvicinare al cuore del potere, ma sono dovuti rimanere confinati in piazza San Silvestro, dove alcuni leader del movimento spontaneo si sono simbolicamente ammanettati.
La manifestazione ha dato un preciso segnale al governo Draghi che deve subito cambiare passo nella gestione dell’economia, ad iniziare dall’autorizzare le riaperture degli esercizi chiusi, anche perché nessuno ha dimostrato scientificamente l’efficacia del provvedimento per la limitazione della diffusione della pandemia, con l’unico risultato di avere portato alla fame centinaia di migliaia di piccoli imprenditori senza essere accompagnati da alcun tangibile sostegno economico.
Anche le categorie di settore, dopo l’iniziale silenzio, iniziano a muoversi preoccupate di essere scavalcate dalla protesta spontanea: la Fipe Confcommercio domani, martedì, sarà ricevuta dal ministro allo Sviluppo economico Giorgetti.
Ecco come Domenico La Cava ha visto la situazione.
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