Parte dal Friuli Venezia Giulia la battaglia politica per dare voce a popoli e comunità locali nell’ambito delle istituzioni europee: il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, ha presentato alla Conferenza delle assemblee legislative italiane un documento che propone di rafforzare il ruolo degli enti locali, riconosciuti a livello costituzionale da tutti i Paesi dell’Unione ma non dai trattati e dai protocolli europei.
«Registriamo da anni – ha detto Zanin all’assemblea plenaria della Conferenza, di cui è vicepresidente – la debolezza delle Regioni nel processo legislativo europeo, che assegna ai rappresentanti degli enti locali la sola possibilità di esprimere pareri consultivi. E questo mancato riconoscimento, oltre a rappresentare un grave deficit di democrazia alimenta il senso di disaffezione di molti cittadini nei confronti dell’Unione Europea, vista come un organismo che cala dall’alto le proprie decisioni».
Sono diverse le ipotesi in campo: c’è chi vorrebbe attribuire al Comitato europeo delle Regioni il ruolo di seconda Camera in parallelo al Parlamento, chi punta a farlo diventare un organo del Consiglio Ue, chi chiede di rendere vincolanti i pareri del Comitato all’interno del processo legislativo, chi infine affiderebbe all’organismo quantomeno il potere di proposta legislativa.
L’iniziativa di Zanin si aggancia a un importante appuntamento, la Conferenza sul futuro dell’Europa, voluta dalle istituzioni Ue proprio per coinvolgere cittadini e portatori di interesse nel dibattito sulle nuove prospettive e sfide che attendono il continente.
In vista di questo forum, il presidente del Comitato europeo delle Regioni, il greco Apostolis Tzitzikostas, ha messo in piedi un gruppo di “saggi”, mentre la Conferenza italiana dei Consigli regionali partirà proprio dal documento presentato dal Friuli Venezia Giulia per arrivare a una proposta unitaria. «Idee – ha spiegato Zanin – da condividere anche con la Calre, la conferenza delle assemblee legislative europee di cui sono vicepresidente».
Ed è il momento di fare gioco di squadra in sede di istituzioni europee, visto che Roberto Ciambetti – il veneto presidente della Conferenza delle assemblee legislative italiane – è capo delegazione per l’Italia al Comitato europeo delle Regioni, dove siede anche il governatore friulano, Massimiliano Fedriga.
«O le Regioni conteranno di più, oppure l’Europa si allontanerà dai cittadini», ha commentato Ciambetti, che ha citato la recente trattativa sui vaccini condotta dalla Ue come esempio negativo di centralismo. Proprio al ruolo delle Regioni italiane nelle vaccinazioni era dedicato un altro dei punti all’ordine del giorno dell’Assemblea, con Zanin che ha ricordato «l’impegno del Friuli Venezia Giulia nell’allestire nuovi centri» lodando «la decisione del Governo di tornare alla priorità per fasce di età».
Da parte del presidente del Consiglio provinciale di Bolzano, Rita Mattei, ribadita la disponibilità dei parlamenti regionali a collaborare con il ministero del Turismo, come richiesto dal titolare Massimo Garavaglia, per pianificare la prossima stagione turistica.
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