Covid-19: i blocchi generalizzati all’economia servono ancora? Studio dell’Università di Stanford

In una comparazione degli effetti sanitari ed economici tra stati che hanno applicato il confinamento e altri no, emerge che la situazione pandemica non è mutata, ma è decisamente peggiorata l’economia nazionale. 

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Ad un anno di distanza dalla scoperta in Italia del primo caso di Covid-19 a Codogno nella Bassa Lodigiana, con le seguenti prime zone rosse tra Lombardia e Veneto, l’arrivo dei primi blocchi alla circolazione delle persone chiuse in casa con il divieto di frequentare chicchessia per evitare il diffondersi del contagio, che lezione si è imparata dalla gestione della pandemia?

Praticamente nessuna, anzi, si continua a perseverare sulla traccia fino ad oggi battuta con la chiusura di moltissime attività e la forte limitazione di altre creando non pochi problemi alle persone in fatto di vivibilità sociale e, soprattutto, di capacità di reddito, con la povertà che è schizzata ai massimi degli ultimi decenni.

Nonostante i ripetuti blocchi che hanno fatto sprofondare l’economia nazionale, la salute delle persone non ne ha guadagnato, tant’è che l’Italia ha superato la soglia psicologica dei 100.000 decessi da Covid-19, mentre l’economia nazionale è sprofondata. In questo video l’anticipazione dell’articolo più dettagliato pubblicato su “il NordEst Quotidiano” circa gli esiti della ricerca della prestigiosa università americana di Stanford.

Buona visione!

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