Il consiglio di amministrazione di AGSM AIM, gruppo nato lo scorso gennaio dalla fusione tra AGSM Verona e AIM Vicenza, ha approvato il piano industriale 2021-2024 che prevede 600 milioni di investimenti, inserendosi in uno scenario nel quale la “nuova” scala e la forza finanziaria del Gruppo saranno fondamentali per sostenere i salti di trasformazione previsti nel settore per quanto riguarda le transizioni green e digitale, la trasformazione circolare e la decarbonizzazione, le gare e le liberalizzazioni.
Obiettivi, strategie e azioni previste a piano sono improntate alla sostenibilità, che è stata posta come leva principale della strategia di crescita del Gruppo al 2024 ed il cui fattore abilitante sarà rappresentato dagli investimenti, previsti in incremento di 3 volte rispetto a quelli degli ultimi 4 anni, con benefici diretti per le economie dei territori serviti, le città, le filiere ad essi collegati e l’occupazione.
Gli oltre 600 milioni di euro di investimenti previsti in arco piano consentiranno al Gruppo di governare le importanti sfide che attendono il settore ponendo la sostenibilità e il miglioramento dei servizi offerti come pilastri della crescita, in linea con gli obiettivi di rilancio previste dal “New Green Deal” europeo e italiano. Più in particolare, sul fronte della generazione, il 100% degli investimenti sarà destinato a impianti di produzione da fonti rinnovabili, sul fronte dell’ambiente sarà sviluppata l’economia circolare e sarà ulteriormente estesa la rete di teleriscaldamento. Gli importanti investimenti previsti nella digitalizzazione delle reti gas ed elettriche e nell’ampliamento dell’offerta commerciale di servizi smart e innovativi consentiranno un ulteriore miglioramento della qualità del servizio offerto alla clientela, per la quale si prevede il raggiungimento di 1 milione di unità nel 2024.
Il piano industriale non prende in considerazione operazioni straordinarie di crescita per linee esterne (che rimangono degli “upside”), ma il Gruppo conferma la ambizione di giocare un ruolo di vertice nel settore delle multiutility, in qualità di polo aggregante, in particolar modo nel NordEst.
Il piano industriale al 2024 prevede la crescita del 70% dell’Ebitda gestionale ad oltre 180 milioni di euro e 15 milioni di sinergie e iniziative di sviluppo, con utili che puntano verso la soglia dei 60 milioni a termine di validità del piano.
Gli oltre 600 milioni di euro di investimenti complessivi previsti consentiranno a tutte le divisioni di business di offrire un contributo positivo alla crescita dell’Ebitda della nuova società.
Nel campo della generazione elettrica, l’obiettivo è perseguire la transizione energetica, incrementando la quota di energia generata da fonti rinnovabili e la copertura del fabbisogno energetico a livello di Gruppo, arrivando a 450 MW di potenza installata a fine piano di cui il 60% rinnovabile. Gli investimenti previsti, pari a ca. 140 milioni di euro (il 20% del totale), saranno interamente destinati all’incremento della capacità installata da fonti rinnovabili e contribuiranno all’Ebitda per il 16% del totale (oltre 30 milioni di euro).
Nel settore della tutela ambientale, l’obiettivo è lo sviluppo dell’economia circolare attraverso il rafforzamento impiantistico, volto all’ottimizzazione nella gestione dei flussi di rifiuti e a favorire il raggiungimento dell’autonomia impiantistica di trattamento e riciclo.
Gli oltre 75 milioni di euro di investimenti determineranno la crescita di oltre 300.000 ton della capacità di trattamento e smaltimento dei rifiuti, grazie allo sviluppo e al rafforzamento di impianti di trattamento della materia (digestore anaerobico, TMB, impianto plastiche, ecc.). Tali investimenti consentiranno di ottenere un Ebitda della gestione impiantistica di oltre 12 milioni di euro.
Per le attività di igiene ambientale è stato avviato un percorso che dovrebbe condurre alla ridefinizione delle modalità di affidamento, nell’ambito di un’agenda condivisa di sistema a livello territoriale, sia a Verona sia a Vicenza.
Il settore del teleriscaldamento e della cogenerazione vedrà investimenti pari a oltre 50 milioni di euro (8% del totale), il Gruppo prevede uno sviluppo delle reti di teleriscaldamento nelle città di Verona e Vicenza con un incremento dell’energia termica venduta di ca. 300 GWht e il raggiungimento della leadership nella gestione energetica degli edifici nei territori di riferimento del Gruppo attraverso la proposta di un’offerta integrata. Il contributo di questa business unit all’Ebitda di Gruppo è pari a ca. 13 milioni di euro (7% del totale).
Sono previsti dal piano industriale importanti investimenti sullo sviluppo delle reti elettriche e gas – per ca. 100 milioni di euro (14% del totale) nelle teti di distribuzione gas e oltre 140 milioni di euro (20% del totale) nelle reti di distribuzione di energia elettrica – con l’obiettivo di digitalizzare le reti, migliorare l’efficienza operativa e le modalità di lavoro del personale operativo, incrementare la capacità gestionale delle procedure di gara in vista delle sfide delle gare ATEM.
Il target, attraverso gli importanti investimenti previsti, prevede il raggiungimento di una RAB di ca. 450 milioni di euro. Gli investimenti consentiranno l’ottenimento di un Ebitda di ca. 24 milioni di euro per le reti gas (12% del totale) e di ca. 33 milioni di euro per le reti elettriche (17% del totale).
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