Friuli Venezia Giulia, allargata la platea dei codici Ateco per gli indennizzi regionali

Bini: «nella terza tranche inserite nuove attività e portato dal 20 al 30% la franchigia di fatturato».

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Si amplia la platea dei beneficiari degli indennizzi regionali da 21,4 milioni di euro destinati dalla regione Friuli Venezia Giulia alla terza tranche di ristori per le attività che hanno subito restrizioni a causa dell’emergenza Covid-19.

La proposta di includere nuovi codici Ateco nell’elenco degli indennizzi regionali stabilito con la delibera preliminare, è stata avanzata dall’assessore regionale alle attività produttive e turismo, Sergio Emidio Bini, al termine del confronto avuto con i componenti della II Commissione consiliare chiamati ad esaminare i contenuti del provvedimento dell’esecutivo. L’assessore ha inoltre accolto la proposta di innalzare dal 20% al 30% la quota di fatturato persa che costituisce la franchigia per accedere ai ristori. La perdita di fatturato andrà calcolata sul confronto tra il fatturato medio mensile del periodo dal 1° marzo 2019 al 29 febbraio 2020 con il fatturato medio mensile registrato tra l’1° marzo 2020 e il 28 febbraio 2021 e sarà oggetto di autocertificazione.

«Dopo aver erogato 47 milioni di euro con le due tranche di ristori 2020, siamo riusciti a mettere a disposizione altri 21,4 milioni con l’obiettivo di includere le filiere che hanno subito maggiori perdite o che non avevano ottenuto ristori in precedenza – ha dichiarato Bini -. Non riusciremo ad accontentare tutti, ma abbiamo meditato sulle scelte e nella stesura dei codici Ateco abbiamo raccolto il maggior numero di sollecitazioni possibili provenienti dai portatori di pubblico interesse. Inoltre, confermiamo due elementi positivi che sono stati apprezzati in precedenza: la semplicità della domanda e la velocità nell’accreditare i ristori agli aventi diritto. In questa terza misuraha chiarito ancora l’assessore – abbiamo inoltre recepito una norma dello Stato che esclude la tassazione del 4% sui contributi ottenuti ed una recente circolare dell’Agenzia delle entrate che consente di presentare la domanda senza la marca da bollo».

I nuovi codici Ateco dei soggetti con partita Iva che possono presentare domanda di indennizzi regionali sono i seguenti: nella filiera sport i codici 85.51.00 (prima limitato ai maestri di sci, include ora anche i corsi sportivi e ricreativi) e il codice 93.11.90 (gestione palestre) a cui sono riconosciuti 1.500 euro; il codice 77.21.09 (noleggio altre attrezzature sportive e ricreative) a cui vanno 1.200 euro. Nella filiera eventi i codici 77.39.99 (noleggio attrezzature) e i codici 74.90.93 e 74.90.99 (consulenze tecniche e professionali) a cui sono riconosciuti 1.200 euro. Nella filiera ho.re.ca. (hotellerie-restaurant-café) i codici 46.44.1, 46.44.2 e 46.44.4 (stoviglie e posateria all’ingrosso) a cui vanno 1.200 euro. Infine, viene incluso il codice 93.21.00 (parchi tematici e divertimenti) a cui vanno 2.000 euro.

Come previsto dalla delibera preliminare, la collocazione dell’intero Friuli Venezia Giulia in zona arancione fa cadere la differenziazione negli importi per bar e ristoranti. Come si ricorderà, la distinzione era stata introdotta tenendo conto dell’ordinanza regionale che poneva le province di Gorizia e Udine in zona arancione e quelle di Pordenone e Trieste in zona gialla, poi superata dal provvedimento statale. Gli importi dei ristori sono quindi uniformati all’importo più elevato, ovvero 2.000 euro per i bar e 2.500 euro per i ristoranti.

«Per accontentare davvero tutti coloro che hanno subito perdite non basterebbero tre volte le risorse messe a disposizione; crediamo di aver fatto ogni sforzo possibile – ha dichiarato Bini – e stimiamo di ristorare almeno 15.000 soggetti. Solo nel settore sportivo riceveranno contributi oltre 700 Partite Iva in più, ad integrazione dell’intervento specifico fatto dalla collega Gibelli per sport e cultura». La delibera verrà ora approvata in via definitiva dalla Giunta regionale nella seduta di venerdì prossimo. Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 8 del 18 marzo fino alle ore 20 del 29 marzo. Tutti i dettagli saranno pubblicati sul sito istituzionale della Regione.

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