Dazi doganali, tregua Usa-Ue

Accordo per la sospensione di tutte le tariffe legate al contenzioso Boeing-Airbus. Centinaio: «lavorare da subito per una completa definizione della vicenda».

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dazi doganali

Tra della Commissione europea e gli Stati Uniti spunta un raggio di sole sulla vicenda dei dazi doganali scattati a seguito delle controversie Airbus-Boeing su aeromobili e prodotti non aerei per un periodo iniziale di 4 mesi. A festeggiare sono i produttori agroalimentari italiani che vedono uno spiraglio nei confronti della ghigliottina daziaria che fino ad ora hanno colpito circa mezzo miliardo di valore per prodotti come Grana Padano, Gorgonzola, Asiago, Fontina, Provolone ma anche salami, mortadelle, crostacei, molluschi agrumi, succhi, cordiali e liquori come amari e limoncello.

«Con il nuovo presidente Usa, Joe Biden, occorre ora avviare un dialogo costruttivo tra Paesi alleati in un momento drammatico per gli effetti della pandemia – sottolinea il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini – Gli Stati Uniti rappresentano nell’agroalimentare Made in Italy” il primo mercato di sbocco fuori dai confini comunitari per un valore record vicino ai 5 miliardi nel 2020, in crescita del 5% secondo la proiezione Coldiretti su dati Istat».

L’accordo tra Usa e Ue arriva a poco meno di un anno e mezzo dall’entrata in vigore il 18 ottobre 2019 in Usa di una tariffa aggiuntiva del 25% su una lunga lista di prodotti importati dall’Italia e dall’Unione Europea, per iniziativa di Donald Trump alla quale ha fatto successivamente seguito una escalation che ha portato all’entrata in vigore il 10 novembre 2019 di tariffe aggiuntive della Ue sui prodotti Usa pari al 15% per gli aerei che salgono al 25% su ketchup, formaggio cheddar, noccioline, cotone e patate insieme a trattori, consolle e video giochi alla quale gli Stati Uniti hanno replicato colpendo l’importazione di parti di produzione di aeromobili provenienti da Francia e Germania, i vini, il cognac e brandy francesi e tedeschi, che sono stati inseriti nell’elenco dei prodotti tassati a partire dal 12 gennaio.

«Invitiamo la Commissione europea a chiudere una controversia che risale addirittura al 2004 e a rilanciare la gestione degli scambi commerciali su base multilaterale – sottolinea il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti -. I dazi aggiuntivi Usa sulle importazioni agroalimentari dalla Ue sono in vigore dall’ottobre 2019 per un controvalore di poco inferiore a 7 miliardi di euro. Per quanto riguarda il “Made in Italy” del settore, si tratta di circa 500 milioni di euro. Gli Stati Uniti sono il primo mercato di sbocco fuori dalla UE per i prodotti agroalimentari italiani, con un fatturato annuale che sfiora 5 miliardi di euro».

«Una buona notizia per il “Made in Italyagroalimentare che esporta negli Stati Uniti – commenta il neo sottosegretario al Mipaaf Gianmarco Centinaio -. Con l’accordo Ue-Usa sui dazi doganali si torna al dialogo e si sospendono i dazi che hanno penalizzato il comparto a causa della disputa Airbus-Boeing. Ora lavoreremo da subito per una soluzione negoziata che sia definitiva e che tuteli le nostre eccellenze e le imprese che le producono».

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