Pronti i muscoli artificiali ispirati al mantice della fisarmonica

Ideati per i robot dalla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, insieme ai colleghi delle università di Trento e Bologna. Possono sollevare fino a 100 volte il loro peso con un semplice impulso elettrico.

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muscoli artificiali

Un nuovo tipo di muscoli artificiali che possono essere impiegati per il movimento di robot di piccole dimensioni è stato sviluppato da un gruppo di ricercatori guidato da Marco Fontana, docente e responsabile del gruppo “Robotic mechanisms and materials” del Laboratorio di Robotica Percettiva dell’Istituto TeCIP (Tecnologie della Comunicazione, Informazione, Percezione) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, insieme a colleghi dei Dipartimenti di ingegneria industriale delle università di Trento e di Bologna.

La nuova tecnologia è stata presentata in un articolo pubblicato sulla rivista “Science Robotics”. I ricercatori spiegano come il concetto alla base (una struttura che ricorda il mantice di una fisarmonica) può essere impiegato per produrre muscoli artificiali con dimensioni di pochi centimetri dalle caratteristiche simili a quelle dei muscoli umani, che raggiungono velocità e dimostrano forze molto elevate rispetto alle loro dimensioni. Possono infatti sollevare carichi fino a 100 volte il loro peso. Questi innovativi “muscoli artificialipossiedono tre caratteristiche che i ricercatori definiscono «molto promettenti» per realizzare nuovi sistemi robotici ma anche per diverse altre applicazioni.

La prima caratteristica del dispositivo è la sua “multifunzionalità”, ossia la capacità di integrare, in unico sistema, funzionalità che di solito richiedono diversi dispositivi. Il muscolo artificiale si contrae sulla base di uno stimolo elettrico, ma può essere impiegato anche come una pompa, che fa circolare un fluido per dare movimento, ad esempio, a un robot. Al tempo stesso, il muscolo artificiale può anche diventare un generatore che permette di riciclare l’energia durante le fasi di frenata, aumentando la durata della batteria del sistema, proprio come avviene per le auto elettriche. I

n seconda istanza, questi muscoli sono versatili perché, grazie alla loro struttura modulare, hanno la capacità di essere adattati con facilità a diverse tipologie e specifiche di movimento. Infine, come terza caratteristica, questi muscoli rappresentano una tecnologia di attuazione (movimento) a basso costo in quanto le sottili pellicole di materiale polimerico (plastiche) impiegate per realizzarli risultano assai economiche e i relativi processi di fabbricazione sono replicabili su larga scala per avviare una produzione in serie.

«A oggi siamo impegnati – spiega Fontana – in un ulteriore miglioramento delle prestazioni di questi dispositivi con l’utilizzo di nuovi materiali, come polimeri biodegradabili ad alte prestazioni, e attraverso lo studio di processi di fabbricazione avanzati. Stiamo già dialogando e valutando collaborazioni con varie aziende».

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